Astori, l’amore con la bella Francesca sbocciato nel segno di Napoli


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Napoli ce l’aveva nel cuore. Pochi dubbi per Davide Astori che
nell’estate del 2015 è stato anche ad un passo dalla
maglia azzurra. Non se ne fece più nulla, anche se sembrava
mancassero solo le firme. Le questioni sentimentali non
c’entravano nulla perché il difensore della Fiorentina
era già fidanzato da quasi due anni con Francesca Fioretti.
Originaria di Maddaloni, in provincia di Caserta, è stata
tra i protagonisti del Grande Fratello 9 del 2009.
Una storia d’amore che andava a gonfie vele dopo l’incontro
nel 2013, alla festa di compleanno di un amico comune. Lei aveva
scelto la famiglia e per questo si era allontanata volontariamente
dal mondo dello spettacolo, tanto più dopo la nascita di
Vittoria, la loro prima e unica figlia nata a febbraio del 2016.
Una delle ultime foto insieme è in bella mostra sul profilo
Instagram di Francesca: loro tre che soffiano la prima candelina su
una torta colorata.

Un amore nel segno del viaggio e dell’avventura. Si erano
conosciuti proprio parlando di una vacanza di Francesca in Vietnam.
Davide le iniziò a fare mille domande sui luoghi. Niente
cene romantiche o regali preziosi. Un corteggiamento tutt’altro
che banale. E dopo il fidanzamento le voci di mercato che lo
avevano accostato al Napoli non hanno mai avuto problemi a tornare
in città, anzi. Ad Astori avevano anche già preparato
una statuina per il presepe con tanto di maglia azzurra. La 13 – in
onore di Alessandro Nesta – che di lì a qualche settimana
è diventata viola come quella della Fiorentina.
C’è ancora chi lo ricorda con affetto. Chi l’ha
conosciuto anche solo per un attimo. I garagisti del Lungomare lo
raccontano come «il calciatore più gentile che abbiamo
mai conosciuto». Difensore gentile dai modi tutt’altro
che rudi.

La sua carriera era partita da lontano. Cresciuto nella provincia
bergamasca, ha mosso i primi passi nel Ponte San Pietro,
società affiliata al Milan. Il club rossonero all’inizio
lo aveva scartato in un provino. Ci rimase male, Davide, che era
tifoso del Diavolo. E come ha sempre fatto, ha lavorato duro ed
è riuscito ad arrivare dove voleva: squadra Primavera del
Milan, stagione 2005-2006, insieme a Di Gennaro, Ardemagni e Luca
Antonelli. Con la maglia del Cagliari l’esordio in serie A nel
2008 a Siena. Allegri in panchina, il primo a credere in questo
ragazzo, il primo del club sardo a tornare in Nazionale
quarant’anni dopo Gigi Riva. Convocato da Cesare Prandelli nel
2010.
In Sardegna era diventato uomo e aveva coltivato i suoi interessi.
L’architettura, prima di tutto. Nel 2011 aveva aperto un teatro
nella zona del Poetto, nel 2013 una gelateria. «La più
buona della città», dicono le recensioni.

From: Il Mattino.

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