Atalanta, Gasperini insiste: «Mertens? Un gol irregolare»


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Il crocevia del Mapei Stadium, che per l’Atalanta significa prendere la nuova rincorsa verso posizioni buone per l’Europa League, coincide col compleanno alla vigilia del suo comandante in capo. Oggi, sessanta candeline e festa coi giocatori a pranzo a Zingonia: «Mi sono arrivati auguri da tutte le parti, risponderò a tutti sul pullman per Reggio Emilia ma c’è una partita a cui pensare», esordisce Gian Piero Gasperini. Che ha pure la semifinale di andata di Coppa Italia con la Juventus da preparare: «Da sabato a martedì ci sono tre giorni di tempo, non ci sono alibi da accampare o difficoltà di sorta di cui lamentarsi, è tutta la stagione che dobbiamo prepararci in questo modo e abbiamo sempre recuperato».

L’annata nerazzurra attraversa una fase cruciale e l’allenatore si trova gli uomini contati: «Spinazzola rimane a casa per un risentimento al polpaccio, forse recupera per la semifinale – sospira il Gasp -. Rizzo si è procurato una lesione sul tendine e starà fuori almeno un mese, Gomez è tutta la settimana che si allena a parte». Sull’avversario di turno, giudizio sintetico: «Il Sassuolo sta bene sotto l’aspetto atletico, è reduce da un ottimo pareggio col Torino che avrebbe potuto essere una vittoria e ha mantenuto l’impianto di squadra con cui era arrivato in Europa League». Il dente per il ko casalingo col Napoli, che ha ricacciato i bergamaschi all’ottavo posto, è ancora avvelenato, specie per il risalto mediatico infarcito di giustificazioni sulla posizione di Mertens: «Hanno tentato di spiegarmi che il gol era valido e che esiste la tolleranza di tre centimetri, ma io nelle riunioni di Lega del lunedì con Rizzoli e gli arbitri non ho mai sentito niente del genere. Resta il fatto che abbiamo perso per un gol in fuorigioco, la gente non ha l’anello al naso». Sulle cause della prestazione sottotono dei suoi, Gasperini non ha risposte convincenti: «Domenica scorsa può avere inciso il clima, la temperatura era più alta del solito per gennaio. Non era un problema di carichi di lavoro, anche perché avevamo prolungato i giorni di sosta: sia il Napoli che noi eravamo abbastanza bloccati e su ritmi più bassi del consueto». Sulla formazione, previsto un moderato turnover, col punto di domanda sul centravanti che con ogni evidenza sarà ancora Cornelius: «Petagna non deve mica giocare per forza. Si è allenato bene e c’è, se non si allenasse bene sarebbe un problema per lui – osserva il tecnico -. L’approccio di Roma non è stato accettabile, è stato come giocare in nove. All’Atalanta questo non è consentito». In un mese o poco più, da queste parti ci si gioca tutto: «Sarà un periodo da dentro o fuori, tra il campionato e l’Europa League dove avremo il Borussia – chiosa Gasperini -. La stagione sta entrando nella fase più cruciale, basta vedere quante proteste si levano in serie A sui singoli episodi. Noi abbiamo così tanti impegni che le motivazioni le troviamo partita per partita». 

From: Il Mattino.

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