Il ritorno di Mertens al gol è una delle liete notizie che
Ancelotti attendeva. Nelle ultime settimane aveva visto rifiorire
il belga, che peraltro prima di segnare la quarta rete aveva
offerto gli assist a Younes e Callejon. Dries ha chiuso il felice
pomeriggio per le 4 punte, tutte a segno. Milik non perde una
battuta e, come gli attaccanti di razza, segna al primo pallone
buono: ha fatto così a Salisburgo, si è ripetuto
contro l’Udinese. E c’è fuori Insigne, che si
è fermato durante il riscaldamento della partita di Europa
League in Austria. Il Napoli avrà un attacco in grande
spolvero per la prima sfida dei quarti sul campo dell’Arsenal:
l’11 aprile sarà importante far gol a Cech, portiere del
Chelsea ai tempi di Ancelotti, per la differenza reti, e Carlo
potrà avere i suoi migliori uomini al massimo perché
conta di recuperare Lorenzo in anticipo rispetto alle tre settimane
indicate dallo staff medico dopo l’infortunio muscolare.
Stimolato nel modo giusto, il capitano può fare la
differenza.
ZIELINSKI
Era il primo cambio per Sarri, soprattutto in alternativa ad
Hamsik. All’inizio ha faticato con Ancelotti, però da
tre mesi è una preziosa risorsa, quel tuttocampista
invidiato a De Laurentiis dai più prestigiosi club della
Premier. E non è un caso che il presidente e il direttore
sportivo Giuntoli abbiano avviato i colloqui per rinnovare il
contratto, elevando la clausola rescissoria. Piotr, simbolo di
Napolonia con Milik, è arrivato a 5 reti, un po’ in meno
di quante ne aveva realizzate nelle prime due stagioni in azzurro.
Può giocare dovunque, però il meglio lo dà
quando parte a sinistra, spingendo sulla fascia e dando un concreto
aiuto all’attacco.
From: Il Mattino.