Prima di questo finale di campionato, era Dante il fiorentino più famoso della storia che a un certo punto si ritrovò in mezzo ad una selva oscura ché la diritta via era smarrita. Poi è successo che il Napoli ha vinto a Torino portandosi a un punto dalla Juve capolista e FiorentinaNapoli potrebbe essere la partita decisiva per stabilire chi vince lo scudetto. Ed ecco che allora in altri fiorentini, i tifosi più anti juventini d’Italia, si insinua il dubbio e lo stesso smarrimento: tifare Napoli in chiave anti Juve o sostenere sempre e comunque la propria squadra? Lo chiediamo a un altro paroliere fiorentino però più giovane di Dante, Lorenzo Baglioni, la cui più grande passione, dopo la musica e la consecutio temporum visto che all’ultimo Sanremo ci ha portato una canzone sul congiuntivo, è giustappunto la Fiorentina.
Allora, Lorenzo, tu, da tifoso della Viola e dunque geneticamente anti juventino, come vivi questa circostanza che fermare il Napoli significherebbe regalare alla Juve su un piatto d’argento il settimo scudetto?
«È un dissidio interiore che tutti noi tifosi viola stiamo vivendo. In questi giorni ho addirittura letto su Facebook post di amici tifosi che per la prima volta dicono di voler perdere col Napoli. Io non lo so se arrivo a questo punto, vincere col Napoli non mi dispiacerebbe però so che così faremmo un favore alla Juve. Ecco, diciamo che se perdiamo mi va bene lo stesso».
Qual è il tuo rapporto con Napoli?
«Sono a Napoli quasi tutte le settimane per registrare in Rai il programma Sbandati ma siccome ho sempre pochissimo tempo praticamente la vedo solo dal finestrino nel tragitto tra albergo e stazione. E se mi affascina vista così, di sfuggita, non oso immaginare cosa può farmi se mi prendo un giorno in più e vado a farmi un giro… Al San Paolo ci sono venuto per la prima volta quest’anno: è uno stadio magico!».
Antognoni o Maradona? (Lo so, non sono domande che si fanno ma proprio per questo la devo fare).
«Antognoni tutta la vita. E prima della tragica scomparsa di Davide Astori ti avrei detto che è lui l’unico capitano di Firenze. Ora è evidente che ce ne sono almeno due… Quanto a Maradona, be’, è un vero e proprio artista del pallone».
Domenica scorsa in quale metà d’Italia eri? In quella che tifava Napoli o Juve?
«Veramente se proprio vogliamo essere precisi domenica ero a teatro perché avevo uno spettacolo ma è ovvio che tifavo e tifo Napoli, quando ho visto gli highlitghs sono stato contentissimo per il gol di Koulibaly».
Domani cinquemila supporter azzurri daranno sostegno agli azzurri a Firenze: credi che l’entusiasmo della piazza napoletana sia eccessivo come dicono in tanti?
«Io credo che i tifosi del Napoli siano una delle cose più fighe del mondo. Ne ho avuto prova al San Paolo, lo so che lo dicono tutti ma è vero, c’è un’atmosfera unica, magica. Una figata pazzesca. E non ci vedo niente di eccessivo in migliaia di tifosi che seguono la propria squadra in trasferta, anzi, avercene! Credo sia la cosa che tutte le squadre di serie A invidiano più al Napoli».
Da toscano purosangue, che ne pensi di Sarri? E del dito medio mostrato domenica scorsa dal pullman a quanti lo insultavano a Torino?
«Io Sarri lo adoro perché è una persona vera. Non parla in misterese che è la lingua di tutti gli allenatori che dicono sempre le stesse cose, uguali e banali. Quando parla Sarri, sai che sta dicendo la verità».
E passiamo al momento topico: il pronostico. Come finisce Fiorentina-Napoli?
«Un pareggio che non accontenta nessuno: uno a uno e via».
From: Il Mattino.