BENEVENTO Missione compiuta. Il Benevento batte con merito il Pescara e lo scavalca in classifica imponendosi come principale antagonista del Brescia. Volta a una manciata di minuti dalla fine evita la beffa in una gara dominata dai giallorossi (2 pali, un rigore sbagliato e occasioni a raffica), che Bucchi si gioca magistralmente pur senza Antei, Di Chiara e Improta. Niente turnover per il tecnico che opera una sola variazione rispetto al Foggia: Volta per Costa al centro della difesa.
PARTENZA A RAZZO
Il Benevento parte a razzo e già al 2′ Insigne raccoglie in area, salta il diretto avversario e sbrina il sinistro a giro, palla fuori dalla specchio. Nemmeno un minuto e Bandinelli crossa basso dal vertice mancino, la palla attraversa l’area piccola ma Coda manca d’un soffio l’impatto.
La partita è vibrante: al 19′ Insigne dal limite mette i brividi a Fiorillo, qualche istante dopo è la volta di Coda che però forza troppo e guadagna solo un corner. La pressione sannita viene ripagata al 24′ quando una gran giocata di Coda induce Ciofani al fallo di mano: Marini decreta il penalty ma il bomber calcia a lato sbagliando per la seconda volta in stagione. Il Benevento continua a premere, il Pescara è inconsistente. Insigne regala magie: velo per Coda che apre per Letizia, destro liftato che esce di un niente.
LA MIRA IMPRECISA
Il problema dei giallorossi è solo uno, ovvero inquadrare la porta. E alla prima circostanza (42′) in cui ci riescono, passano: Coda riceve da Bandinelli e dai venti metri con una perfida rasoiata pesca l’angolino alla sinistra di Fiorillo. Si chiude la prima frazione e si riparte con gli stessi undici e il medesimo spartito: corner corto di Insigne per Letizia, traversone e testa di Buonaiuto che scheggia la traversa. Gli abruzzesi per poco non approfittano di un errore sannita in uscita, Mancuso calcia tra le braccia di Montipò. Bucchi inserisce Viola per Buonaiuto per avere più filtro, il Pescara trova un pari abbastanza fortunoso con Mancuso che sfrutta un rimpallo favorevole e insacca sotto la traversa. Entra Asencio per l’assalto finale, il palo dice no a Coda, Fiorillo si oppone a Tuia, ma deve capitolare sull’inzuccata di Volta imbeccato dal corner chirurgico di Viola.
From: Il Mattino.