Brasile-Uruguay 1-0: il gol di Neymar su rigore


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Vittoria verdeoro a Londra, in una sfida che ha visto protagonisti diversi “italiani”: nella Seleçao esordio per Allan, bene Caceres nella ‘Celeste’

LONDRA - Gara vera (con 8 ammoniti), ritmo intenso ma solo un gol a Londra nel test di lusso tra Brasile Uruguay, vinto dai verdeoro per 1-0 grazie a una rete di Neymar. Il prato è quello dell’Emirates Stadium, casa dell’Arsenal, ma sembra una partita di Serie A: nella Seleçao sono titolari l’interista Miranda in difesa e Douglas Costa della Juventus, inserito da Tite nel tridente del 4-3-3 con Firmino e Neymar, mentre partono dalla panchina Allan del Napoli e l’altro juventino Alex Sandro chiamato a sostituire l’infortunato Marcelo; nella ‘Celeste’ fanno parte invece dell’undici iniziale (4-3-1-2 il modulo) Bentancur della Juventus in mediana con l’interista Vecino e l’ex sampdoriano Torreira, Caceres della Lazio in difesa e il milanista Laxalt nel ruolo di terzino sinistro mentre in attacco c’è l’ex napoletano Cavani insieme a capitan Luis Suarez.

Brasile-Uruguay 1-0: numeri e statistiche del match

DOUGLAS IN OMBRA - Prima del fischio d’inizio un minuto di silenzio in ricordo di Aldyr Schlee, storico illustratore che creò la casacca ‘verdeoro’ della Seleçao morto a 83 anni. All 11’ Brasile in gol con Neymar, ma sul lancio di Filipe Luis l’attaccante del Psg è in fuorigioco e l’arbitro annulla. Il capitano verdeoro ci riprova subito dopo dalla distanza ma sfiora solo la traversa. La replica uruguagia al 21′, quando Luis Suarez approfitta di un passaggio sbagliato da Danilo e aggancia in area liberandosi di Miranda prima di impegnare l’ex portiere romanista Alisson con una gran botta di destro. Alla mezz’ora ancora Brasile con Filipe Luis che si libera in dribbling di due avversari ma poi non inquadra la porta con il destro a giro come capita poco dopo a Firmino dalla distanza e a Walace di testa su azione da corner. Un po’ in ombra e fuori dal gioco invece in questa prima parte del match Douglas Costa, che attira comunque l’attenzione con il suo nuovo stravagante taglio di capelli e al 40′ si prende il giallo per un fallo su Laxalt raggiungendo gli uruguagi Torreira, Mathias Suarez a cui si aggiunge prima del riposo Vecino per una dura entrata su Neymar e il brasiliano Walace per un pestone su Luis Suarez. L’ultima emozione è la parata di Alisson su Cavani, servito da Luis Suarez.

NEYMAR NON SBAGLIA - Dopo il riposo si riparte senza cambi ed è l’Uruguay a farsi pericoloso per primo al 50′, quando Torreira si conuiqsta una punizione dal limite: sul pallone va Luis Suarez ma Allan risponde alla grande e sugli sviluppi del successivo corner Vecino alza troppo il pallone di testa. Prova allora a scuotersi Douglas Costa, fermato con le cattive da Laxalt (52′), ma ora l’esterno della Juventus viene maggiormente coinvolto dai compagni. Al 59′ arriva il momento di Allan, che fa il suo esordio assoluto nel Brasile sostituendo Renato Augusto, mentre al 64′ si rivede Neymar che impegna il portiere uruguagio Campaña e al 67’ Richarlison prende il posto di Douglas Costa. Il Brasile ora attacca, l’Uruguay si chiude pr partire in contropiede, come al 73′ quando Miranda è provvidenziale ad anticipare Luis Suarez sul passaggio di Cavani. Scampato il pericolo la Seleçao passa al 76′ su calcio di rigore, assegnato per un contatto dubbio (Luis Suarez ammonito per proteste) tra Laxalt Danilo: sul dischetto va Neymar che spiazza il portiere e fa 1-0. All’80’ cartellino giallo per Caceres e un minuto dopo l’Uruguay perde per infortunio Mathias Suarez (dentro Lemos), così il Brasile sfiora il pari con Richarlison che spreca inceredibilmente un prezioso assist di ‘O’Ney‘. Nel finale esce anche Vecino (dentro Valverde all’87’) e si becca il giallo anche Cavani ma il risultato non cambia più e a far festa alla fine è il Brasile.

Prima del match di Londra sono state giocate anche alcune sfide valide per le qualificazioni alla Coppa d’Africa, con in campo il Marocco dello juventino Benatia e l’Egitto dell’ex romanista Salah

From: Corriere Dello Sport.

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