L’agente: “Gennaro si è fatto abbindolare, non ha le palle di dire il nome del suo nuovo procuratore. L’ho preso bambino e l’ho portato in Serie A, ma non è bastato”
NAPOLI – Intervistato da Radio Punto Nuovo, l’agente Vincenzo Pisacane (procuratore di Lorenzo Insigne), ha detto la sua: “Sono otto anni che faccio beneficenza all’Epifania, ma quest’anno ho deciso di coinvolgere altre persone e soprattutto i social per sensibilizzare colo che potrebbero fare e non fanno. Emotivamente non è facile, ti viene da pensare, riflettere, fa del male vedere bambini che soffrono. Fa bene al cuore, ma fa male al cervello: torni a casa e ci ripensi, ma è giusto dare una mano e dedicare 5 minuti a dei piccoli che ti sorridono”. Il discorso si sposta poi su Insigne: “Lorenzo sta bene, è un buon momento. La maturazione che ha avuto è dovuta a tanti fattori: è stato dichiarato simbolo di questa squadra, grazie anche a Gattuso che gli ha concesso maggiori responsabilità. Quest’anno non sarà un anno come gli altri. Il calcio spesso regala delle gioie e mi auguro che così possa essere per giocatori e tifosi. Speriamo sia un grande anno, mi auguro che ci possiamo vaccinare tutti il prima possibile per toglierci di mezzo questo maledetto virus. Il suo gol all’ultimo momento col Torino? Penso sempre che la rete migliore è quella che verrà. Siamo contenti di aver pareggiato all’ultimo minuto, ma servono i gol di tutti per portare al Napoli qualche trofeo importante”.
Si parla poi del caso riguardante Gennaro Tutino, attaccante di proprietà dei partenopei ora in prestito alla Salernitana: “Purtroppo ho saputo dalla stampa e da Giuntoli che il ragazzo non fosse più un mio giocatore, io non ho ricevuto nulla. Non ho più sentito Gennaro, ma è lui che non mi ha voluto incontrare. Ho scoperto cosa stava succedendo parlando con un agente. Ho provato a sentirlo, lo conosco da quando aveva 10 anni, è il cugino di mia moglie. Lui si lamentava di essere andato in una piazza non adatta a lui, con un gioco che non gli appartiene, eppure ha fatto 7 gol. Penso si sia fatto abbindolare da qualcuno, ci sono alcuni personaggi a Napoli che comprano le procure“. Quanto è accaduto ha molto ferito Pisacane: “Gennaro è una persona di famiglia: ho avuto la fortuna di conoscerlo da bambino, l’ho portato in Serie A, ma non è bastato. Mi è dispiaciuto molto non aver avuto un confronto con lui. Ho avvertito la Procura Federale di quanto stesse accadendo. Ho prove certe che questa persona ha incontrato Tutino prima che mi allertasse di una disdetta, dicendolo ad altre persone, tranne che a me”.
Pisacane conclude con amarezza: “Sono 16 anni che faccio questo lavoro, mi è successo di essere stato lasciato solo tre volte: la prima volta è stata colpa mia ed ho chiesto scusa; la seconda volta fu un ragazzo del settore giovanile; questa è la terza. Non ho nulla da dire a me stesso, so bene il lavoro che ho svolto: esiste ancora chi va in giro per dare procure. Mi dispiace sentirmi dire che ho sbagliato il suo percorso di crescita: penso di aver fatto un ottimo lavoro e ritengo inopportuno parlare male di una piazza come Salerno che oggi è la migliore per lui: 14 presenze, 7 gol e 4 assist e sono secondi in Serie B. Posso parlare dell’uomo Tutino, che a me non piace, ma non posso dire che è un giocatore scarso, sarei bugiardo ed ipocrita. Tramite il mio avvocato ho chiesto che si faccia chiarezza sulla questione per il grande danno a me arrecato, anche d’immagine. Non penso abbia le palle di fare il nome del nuovo agente”.