C’è Donnarumma al San Paolo: 4 mesi fa tolse lo scudetto al Napoli


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Povero Gigio Donnarumma santificato dal popolo milanista per quel
volo angelico su Milik al 93′ dell’ultimo duello col Napoli
a San Siro e poi messo in croce per le due papere gemelle nella
finale di Coppa Italia con la Juventus, poche settimane dopo. Da
Castellammare di Stabia con furore: il ragazzone si prepara a
tornare al San Paolo, a sfidare la squadra dello zio a cui,
incautamente, dedicò la paratona che è costata un
pezzo di scudetto, in un video messo in rete maliziosamente da
qualche manina familiare diabolica. È il portiere titolare
della nostra Italia, una delle perle preziose della nostra
terra.

Un dio della porta, quel pomeriggio, quando negò un gol
fatto al polacco e allontanò gli azzurri dallo scudetto.
Raggiunse il pallone come in pochi pensavano possibile: un core
ngrat anche se non ha mai giocato con la maglia azzurra.
Un’intuizione geniale: battezzò l’angolazione del
balzo di Milik e in più distese la manona. Ma a 19 anni poi
puoi pure fare l’errore. E che errore. Peggio di una papera.
Una frase simpatica, innocente, allegra che però, poverino,
si è trasformata in un macigno. Anche per il tono con cui lo
disse, con il ghigno acido, di totale soddisfazione: «’O
zio, io la mano la volevo togliere… ma non ci sono
riuscito». Lui, Gigio, di togliere la mano non ne aveva
nessuna intenzione. E nessuno gliene fece una colpa. Ma per il
resto sì. Anche se siano benedetti i suoi 19 anni.
«Volevo dirvi che mi dispiace se avete frainteso questo video
che era molto personale e che non so come sia uscito. Volevo dirvi
che io lavoro col Milan, quindi faccio il bene per il mio club. Il
messaggio che avete ascoltato era solo uno sfottò in
famiglia che uso sempre in famiglia e con mio zio prima delle
partite. Non era nulla né contro il Napoli né contro
i napoletani, era una cosa solo contro di lui. Mi dispiace se
qualcuno abbia pensato male e frainteso le mie parole, io sono
simpatizzante del Napoli e non ho nulla contro Napoli, che è
la mia città». Il giovin portiere chiuse così
il suo piccolo dramma. Chi lo abbia tradito, non lo ha però
mai detto.

From: Il Mattino.

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