Inviato a Dimaro-Folgarida
Non è capacità di arrangiarsi, di trovare
alternative, o colpi di genio. È proprio che a Carlo
Ancelotti i giocatori piacciono così. Come Fabian Ruiz.
Vero, 14 giorni non sono un tempo sufficiente per dare un giudizio,
ma sicuramente è evidente che Cristiano Giuntoli ha pescato
nel Betis Siviglia un talento vero, di quelli specializzati in
tutto: di quelli che sanno far calcio in poesia e in prosa, che
passano da ruoli di leader a quelli di gregario in un battito
d’ali.
Nella partitelle in allenamento e nelle due amichevoli con Gozzano
e Carpi è emerso un dettaglio: in fase di non possesso il
tecnico di Reggiolo posiziona in campo i suoi quasi sempre con un
4-5-1 ma quando il pallone ce l’ha il Napoli, difficile poterlo
individuare il modulo offensivo, così come piace agli amanti
dei numeri costi quel che costi. E in questo scenario lo spagnolo
ha come caratteristica principale quella che non pare avere un
ruolo definito. Ufficialmente è una mezzala che gioca col
piede sinistro, ma dopo appena due settimane è evidente che
si tratta di una definizione superficiale. Lui è un vero
tuttocampista moderno, o secondo la terminologia anglosassone uno
che gioca box to box. Insomma, secondo i piani di Ancelotti
disegnato attorno a Fabian, dovrà coprire ogni zona del
campo e in ogni zona del campo dovrà far valere le
caratteristiche di interdizione o di proposizione del gioco, a
seconda delle esigenze.
From: Il Mattino.