Carica Napoli: tornare a vincere al San Paolo per la volata scudetto


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Napoli con una marcia in più fuori casa ma con un passo
decisamente meno spedito al San Paolo. Quello da scudetto finora lo
ha mostrato in trasferta facendo quasi il pieno e più in
generale con una marcia da record in tutto il 2017. Venticinque i
punti esterni conquistati dagli azzurri: tre in più della
Lazio, sei della Juve, sette dell’Inter e otto della Roma. In
casa invece il Napoli ha messo insieme 17 punti e la situazione
è ribaltata in negativo: la Juventus e l’Inter hanno
totalizzato cinque punti in più, la Roma quattro,
l’Atalanta e la Sampdoria uno.

Urge ritrovare l’effetto San Paolo, a cominciare dal match di
domani pomeriggio contro la Sampdoria, dopo i due stop consecutivi
per il ko contro la Juventus e il pareggio con la Fiorentina, che
si aggiungono al pari precedente a Fuorigrotta con l’Inter. La
squadra di Sarri ha espresso il suo gioco al meglio soprattutto
fuori casa dove ha anche potuto godere di qualche spazio in
più per un atteggiamento meno difensivo degli avversari
rispetto alle partite del San Paolo. Contro formazioni disposte
nella maggior parte dei casi tutte dietro la linea della palla e
che hanno fatto densità davanti alla loro area di rigore la
manovra del Napoli non è risultata sempre incisiva come in
occasione delle partite in trasferta. Nelle gare esterne è
risultato anche più agevole trovare la via del gol rispetto
alle sfide a Fuorigrotta, elemento questo testimoniato in maniera
chiara dai numeri.

Il Napoli fuori casa ha messo a segno 21 reti e cioè quattro
in più rispetto ai match interni, in trasferta è
andato sempre a segno eccezion fatta per la gara pareggiata 0-0 a
Verona contro il Chievo, mentre al San Paolo per ben tre volte su
un totale di otto partite non ha fatto breccia e cioè nei
due pareggi senza reti contro Fiorentina e Inter e nella sconfitta
contro la Juventus. La mentalità è la stessa,
cioè il Napoli gioca sempre per vincere e lo fa attraverso
la stessa filosofia basata sul possesso palla e sulla voglia di
fare la partita e non di abbassarsi per attendere gli avversari.
Stesso tipo di partita, medesima impostazione: in trasferta tutto
funziona meglio perché il Napoli può godere di
maggiori spazi a disposizione per le giocate offensive
perché gli avversari concedono più campo soprattutto
per le verticalizzazioni (un esempio classico la giocata di
Jorginho per Zielinski a Torino, quella sul gol del 2-0).

L’ultimo gol messo a segno dal Napoli in casa è stato
quello di Zielinski, il secondo al Milan nella partita del 18
novembre e cioè più di un mese fa, match che fu
sbloccato da Insigne, a segno anche martedì sera in coppa
Italia contro l’Udinese. Il suo ritorno è fondamentale
proprio nelle partite al San Paolo dove serve moltissimo la
rapidità di Lorenzo contro formazioni bloccate: il suo estro
potrà essere determinante anche per la riscossa di Mertens a
digiuno in campionato da sei partite (l’ultima rete Dries
l’ha realizzata al San Paolo contro il Sassuolo il 29 ottobre).
Stesso discorso per Callejon, lo spagnolo che non segna dalla
stessa gara, quella contro il Sassuolo: anche per Josè le
invenzioni di Insigne potranno essere decisive per il suo risveglio
in fase offensiva.

From: Il Mattino.

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