Tre giorni dopo il caso del controllo antidoping a sorpresa nel centro sportivo dell’Atalanta, che aveva provocato la reazione di Gasperini (la Procura Figc ha chiesto una squalifica di 20 giorni per il tecnico per la lite con l’ispettore federale), i nerazzurri giocarono la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Napoli.
Il 7 febbraio il controllo a sorpresa (il giorno dopo la partita Atalanta-Torino terminata 3-3, con la clamorosa rimonta dei granata) e il 10 febbraio il risultato fu di 3-1 per la squadra di Gasperini, andata a segno al 10′ con Zapata e al 16′ con Pessina contro un brutto Napoli. Meglio gli azzurri nella ripresa, con la rete di Lozano all’8′ e una prestazione accettabile. Se la squadra di Gattuso avesse segnato un altro gol si sarebbe qualificata con il 2-2 perché all’andata aveva pareggiato 0-0 al “Maradona” ma al 33′ arrivò la seconda rete di Pessina che fissò il risultato sul 3-1.
Negli spogliatoi Gattuso si complimentò con i giocatori per la prestazione mentre Gasperini (due settimane fa premiato dai suoi colleghi con la “Panchina d’oro” per i risultati nella scorsa stagione) festeggiò la qualificazione alla finale da giocare contro la Juventus il 19 maggio al Mapei Stadium di Reggio Emilia.