Insigne, la magia e le lacrime: Lorenzo è l’ultimo ad arrendersi
Un tonfo. Inatteso. Una partita maledetta. Trentatre tiri in porta (25 nello specchio), dodici conclusioni di Insigne. Ma la Roma va in carrozza. Crolla la difesa. L’attacco azzurro ha una sola anima, due sole gambe, un grande cuore. Lorenzo Insigne. Lo scugnizzo porta in vantaggio il Napoli e, poi, mentre la squadra affonda, tenta ancora l’impresa. Instancabile, orgoglioso, generoso. È la notte di Insigne contro la Roma, contro le quadrate…