Certi amori non finiscono, fanno dei gol bellissimi ai Mondiali e
poi ritornano. Ecco, potrebbe sintetizzarsi così la
recrudescenza della passione calcistica tra Napoli e Cavani
scoppiata sabato sera durante la partita Uruguay-Portogallo. A
riattizzare il fuoco che evidentemente covava da tempo sotto le
ceneri vesuviane non solo e non tanto il primo gol messo a segno
dal Matador col suo zigomo di pasoliniana fattura quanto il
secondo. Un tiro a giro di piattone destro che esattamente come una
canzone di Sergio Bruni sentita mille volte assieme al grande amore
ha riportato alla mente dei napoletani un ricordo dolcissimo e
cioè quell’eurogol messo a segno col Cesena nel
2010.
Sempre Cavani, sempre di piattone, sempre di destro, sempre a giro,
solo che al posto di Bentancur ci stava Lavezzi e al posto della
maglia celeste dell’Uruguay quell’azzurra del Napoli.
Un caso? Ma certo. Una coincidenza? Ma sicuramente. E tuttavia, in
tempi di calciomercato, qualsiasi segno viene scrutato e
interpretato sotto una luce diversa. E se fosse invece un segnale
divino per il ritorno a Napoli del Matador? Un messaggio dal cielo
per De Laurentiis, una specie di stella cometa per Giuntoli a
indicargli il cammino? Del resto, anche la circostanza che il primo
gol al Portogallo sia stato segnato da Cavani proprio al minuto
corrispondente al numero di maglia che teneva a Napoli,
“7”, depone in tal senso. E sempre restando nel campo
dei numeri, Edi è nato a San Valentino del 1987 per cui oggi
ha 31 anni. Guarda caso, l’età che Ancelotti avrebbe
chiesto a De Laurentiis per il prossimo nuovo acquisto: “Un
31enne di esperienza”. Ed ecco che allora, mettendo assieme i
pezzi del puzzle, con l’inizio del calciomercato da sabato
notte i napoletani sognano: e se il 31enne desiderato da Ancelotti
fosse lui?
From: Il Mattino.