Ah De Coubertin. Magari suona strano, ma proprio questa Champions l’esaltazione del famoso motto del barone: Non importante vincere, ma partecipare. Certo, essere qui, agli ottavi di finale consente di scavare un solco economico non di poco conto tra chi c’ e chi qui non c’. Vincere, peraltro, non consente di guadagnare di pi: il Liverpool, trionfatore della passata edizione ha incassato 111 milioni di euro. Sette in meno rispetto al Barcellona che si è fermato in semifinale. Perché qui i risultati contano, certo, ma conta anche tanto altro. I ricavi di questa edizione hanno consentito al Napoli già di superare i 60 milioni di euro (compresi i 15,25 milioni della partecipazione alla fase a gironi). Ma è una stima assai per difetto, perché va aggiunto l’ulteriore quota dei diritti tv (il market pool). Nella passata edizione, senza qualificazione agli ottavi, la Uefa diede di premi al Napoli 49,8 milioni. Il percorso della squadra azzurra nelle sei partite della fase a gironi ha portato 10,8 milioni di euro come bonus per i risultati: 2,7 milioni di euro per ciascuna delle tre vittorie ottenute contro Liverpool, Salisburgo e Genk e 900 mila euro per ciascuno dei tre pareggi contro Genk, Liverpool e Salisburgo. Poi la qualificazione agli ottavi (9,5) e una cifra di soli premi Uefa che sfiora in totale i 60 milioni, senza considerare la seconda parte del market pool, che dipende da quante partite in totale giocheranno le italiane nella competizione.
Lo sfizio di eliminare Messi e gli altri milionari del Barça non ha prezzo. Ma attenzione, non è solo un sfizio. In palio per il pass ai quarti di finale ci sono altri 10,5 milioni di euro, in pratica lo stipendio di Lorenzo Insigne. Il vil denaro fa la differenza, inutile storcere il naso: ovvio che tutti pensino a una super Champions ancora più ricca. Ed è per questo che sarà un peso non prendervi parte nella prossima edizione da parte del Napoli. Perché regala talmente tanti soldi a chi solo si affaccia alla prima fase, che è difficile farne a meno: al Napoli è capitato l’ultima volte nel 2015/16, nel primo anno di Sarri.
Ma quanto intascherà il Napoli in questa edizione? Tutto dipende anche dalla quota del market pool, dal cammino delle altre in Champions. La prima parte è già stata calcolata in base alla classifica della Serie A 2018/2019: la Juventus ha incassato 10 milioni, il Napoli 7,5 milioni, l’Atalanta 5 milioni e l’Inter 2,5 milioni. Senza contare i ricavi dei botteghini e per l’appunto i bonus legati ai risultati, al market pool, ranking storico e così via. Non è difficile prevedere che dovesse fermarsi agli ottavi il cammino in Champions il Napoli incasserà 65-70 milioni di euro, ma in caso di passaggio del turno la quota volerebbe a circa 80 milioni (senza considerare i bonus degli sponsor e gli incassi del botteghino). Che poi sarebbe il modo migliore per addolcire la pillola per la mancata qualificazione alla Champions del prossimo anno che appare assai distante. Complessivamente, nelle quattro partecipazioni alla Champions (2013/14, 2016/17 2017/18 e 2018/19) il Napoli ha incassato, considerando anche le stime per la stagione attuale, circa 270 milioni di euro. Nel primo anno di Sarri, con la partecipazione all’Europa League, il Napoli intascò circa 12 milioni. La stagione dei record è la 2016/17 con circa 66 milioni (l’edizione dell’eliminazione da parte del Real). Ma è evidentel’impressione è che sarà questa la vera edizione dei record.