Sarri aveva un’arma e l’ha tirata fuori all’ultimo istante: il colpo di testa di Koulibaly. Nella sfida scudetto in cui gli attaccanti – quelli veri – non si sono visti ci ha pensato questo difensore dalla potente elevazione e dal cuore grande a stendere la Juventus al 90′ avvicinando il Napoli al primo posto.
A quattro giornate dalla fine, il distacco si è ridotto a un punto. Tutto in gioco anche perché i bianconeri sono attesi da due impegnative trasferte sui campi dell’Inter (sabato) e della Roma. Già nel prossimo week-end gli azzurri, che giocheranno in trasferta a Firenze, potrebbero compiere il sorpasso e riportarsi dopo due mesi al comando della classifica.
Il Napoli ha vinto perché ha giocato con coraggio e ordine fin dalle prime battute. Ha avuto un atteggiamento finalmente diverso rispetto al passato. Via i timori, questa era una partita da vincere ed è stata vinta all’ultimo respiro. Con le armi che Sarri ha affilato quando il magnifico tridente ha perso in brillantezza: i calci piazzati e il gol dei difensori. Nelle ultime settimane hanno segnato reti pesanti Albiol, Tonelli e appunto Koulibaly, che non ha concesso un centimetro al suo ex compagno Higuain – modestissimo – e si è poi spinto nell’area di Buffon per affondarlo. È saltato lassù, quasi volesse afferrare la Juve in testa alla classifica. Una prodezza come quelle di Cristiano Ronaldo e Samy che avevano beffato i bianconeri in Champions e in campionato.
From: Il Mattino.