Chelsea, Sarri senza confini: mai nessuno come lui in Premier


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Matematica, non solo poesia. Algebra, non solo fantasia. I numeri
in colonna spiegano veramente tutto, sono i tempi perfetti dello
spartito di Mozart. Maurizio Sarri dopo appena due mesi e mezzo
è già nella storia della Premier: non solo
perché il suo Chelsea è l’unica squadra senza ko
tra campionato e coppe in Europa, ma anche perché mai un
debuttante su una panchina del campionato della Perfida Albione era
riuscito a rimanere imbattuto per le prime 12 gare di
campionato.

Antonio Conte, per esempio, cadde dopo 5 gare (1-2 col Liverpool)
mentre Carlo Ancelotti, nel 2009, scivolò dopo 10 partite
dopo aver vinto tutte le prime nove, compresa la Community Shield.
Oggi potrebbe far ritorno in Italia, per prendere parte alla
tradizionale riunione annuale degli allenatori a Coverciano e alla
successiva premiazione del Pallone d’Oro (è l’unico
che può strapparlo a Massimiliano Allegri): lo attende un
volo questa mattina ma è assai probabile che su
quell’aereo non sia salito: da tre giorni ha la febbre alta e
ieri, dopo il pari con l’Everton, era a pezzi. Il suo forfait
sembra scontato, ma poiché manca da Figline da agosto, non
è detto che alla fine possa partire. Ma le percentuali sono
davvero basse.

Il record infranto, che resisteva dalla stagione 94/95 (Frank
Clark, tecnico del Nottingham Forest) arriva in una domenica amara:
perché il Chelsea pareggia 0-0 in casa e scivola a 4 punti
dal primo posto perché vincono sia il Manchester City che il
Liverpool. I Blues sono terzi. «Mi fa piacere per questo
record, sono orgoglioso e devo dire grazie al mio staff e alla mia
società, ma avrei voluto festeggiare conquistando i tre
punti. Così proprio non riesco a essere veramente
contento». 14 vittorie e 4 pareggi, 46 punti in totale tra
Premier, coppe inglesi ed Europa League.

Il palo colpito da Alonso al 65 avrebbe potuto regalare la vittoria
a Sarri che ieri è apparso stranamente arrendevole
nonostante il tributo della stampa inglese che ai record crede
molto. «Sarà molto difficile rimanere vicini, in
questo momento la media dei punti di City e Liverpool è
molto alta penso a 100 punti». Non è una domenica
semplice, anche perché le condizioni di salute non sono
straordinarie per l’influenza che lo ha colpito. «Ora
pensiamo al prossimo impegno, c’è la sosta che
servirà a capire cosa bisogna fare per superare le
difficoltà dell’ultima settimana dove, in tre partite,
abbiamo sempre avuto il controllo della gara ma abbiamo creato
poche occasioni».

From: Il Mattino.

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