Ribadita la linea dura del Napoli in caso di cori razzisti,
posizione opposta a quella del ministro Salvini, contrario allo
stop delle partite. Dibattito aperto a Napoli, dal mondo politico a
quello sportivo e dello spettacolo. Giusto sospendere le gare,
pienamente condivisibile la posizione del club azzurro: questo lo
scenario chiaro che emerge in città.
Perentoria la posizione di Franco Porzio, un’icona dello sport
napoletano, campione olimpico di pallanuoto a Barcellona nel 1992.
«Condivido pienamente la decisione del Napoli, io mi sarei
fermato già al Meazza. Sono sorpreso dalle parole del
ministro Salvini, mi aspettavo infatti da parte sua un intervento
drastico per risolvere il problema. I fatti stanno a zero, bisogna
dare un segnale forte. Bisogna interrompere le partite nel caso
avvenissero ancora cori razzisti: se ciò non verrà
fatto faranno benissimo gli azzurri a fermarsi. Si tratta di un
problema nazionale e non riguarda solo il Napoli. Nel calcio
c’è astio, veleno, violenza ed è ora di dire
basta con posizioni forti, energiche, proprio come affermato da
Ancelotti. E mi aspetto che tutte le componenti lo facciano a
partire da quelle del mondo sportivo, Coni e Figc: serve la linea
dura».
Gianluca Cantalamessa, politico napoletano, coordinatore regionale
della Lega in Campania, analizza la questione da un doppio punto di
vista. «La premessa è che condanno senza se e senza ma
qualsiasi episodio di violenza e razzismo. Condivido la linea del
ministro Salvini di non chiudere gli stadi e di non fermare le
partite. Il primo punto da tenere presente è garantire la
sicurezza: vanno puniti i violenti a tutela delle famiglie che
vogliono partecipare a una giornata di festa. Precisato ciò
capisco la posizione del Napoli che, come società sportiva,
qualora si verificassero nuovamente cori razzisti verso un proprio
calciatore possa chiedere la sospensione della partita a tutela del
proprio atleta, della propria squadra e del proprio
club».
«Sono perfettamente d’accordo con Ancelotti, gli azzurri
dovrebbero incrociare le gambe anche nel cerchio di centrocampo
finché i cori razzisti non finiscano». Queste le
parole del sindaco De Magistris subito dopo Inter-Napoli e in
merito agli insulti razzisti rivolti dalla curva nerazzurra a
Koulibaly: posizione perfettamente aderente con quella ribadita
ieri dal club azzurro.
From: Il Mattino.