Coronavirus, il calcio si ferma e Demme dà spettacolo in console


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Il calcio ai tempi del Coronavirus un qualcosa di nuovo, di diverso. S, perch gli allenamenti non sono pi sul campo, non ci sono compagni con i quali affinare l’intesa o avversari da dover battere. Quindi si trovano metodi alternativi, o magari anche allenamenti alternativi. Prendiamo il caso di Diego Demme, che è arrivato a Napoli a gennaio per rinforzare il centrocampo e in meno di un mese si è preso una maglia da titolare e gli applausi di tutto il San Paolo. Durante questi giorni di ritiro forzato, c’è chi come lui ha più fronti sui quali allenarsi. Da una parte, infatti, ci sono le schede e i programmi che lo staff azzurro ha fatto avere ai giocatori, e dall’altra ci sono il joystick e la Play Station per distrarsi un po’.

Per Demme, poi, la cosa si fa seria perché lui oltre a essere un professionista come calciatore, lo è anche come videogamers. Strano ma vero, visto che ai tempi del Lipsia la squadra tedesca lo arruolò per le gare di Bundesliga di eSports. Tutto nato un po’ per caso, dal momento che i videogiochi in Germania fanno parte di una lega professionistica già da tempo e ogni club deve avere la sua squadra. Tra i calciatori Diego era il più bravo e così il Lipsia decise di arruolarlo anche per le sfide alla tv. Detto, fatto: e nell’arco di qualche settimana gli avversari del centrocampista italo-tedesco non furono più (solo) Werner e Poulsen (tra i suoi avversari più forti all’epoca), ma tutti i giocatori professionisti delle altre squadre del campionato tedesco.
 

E ora che Diego è arrivato a Napoli non ha di certo perso la sua passione per la Play Station e per Fifa, il videogioco di calcio più diffuso al mondo e che è spesso terreno di sfida anche per i calciatori professionisti. In queste giornate a casa, intervallate dalle passeggiate al sole con il cane Bonny, allora, anche Demme ha più tempo per dedicarsi ai videogiochi e per qualche sfida in più con compagni di squadra vecchi e nuovi.

Potrà essere l’occasione per partecipare anche alla «Quarantena League», un torneo online per i calciatori lanciato dalle Iene. Chissà se tra gli avversari di turno non ci sarà anche Gattuso, per il quale Demme ha speso bellissime parole in una lunga intervista concessa alla Bild. «Mi ha subito lanciato in campo e le cose sono andate per il meglio. Per me è un onore che abbia avuto fiducia in me, con Pirlo è sempre stato il mio modello. Il fatto che mi abbia voluto al Napoli è bello, la cosa positiva è che la sua idea di calcio sia simile a quella di Nagelsmann, puntano molto sul possesso palla». E poi ancora qualche ricordo su questi primi mesi a Napoli. «La prima al San Paolo è stata commovente. E poi ricordo ancora l’atmosfera nella gara con il Barcellona, era incredibile. Se ci penso ho ancora la pelle d’oca, per me è stato un sogno», dice il centrocampista. Il padre di Diego – Vincenzo – è da sempre tifoso del Napoli e per questo il suo arrivo in azzurro è stato molto emozionante. «Ha pianto quando ho firmato, per tutti noi è stato molto emozionante. È quasi presente in tutte le partite. Da piccolo ci hanno insegnato che Maradona è una leggenda». 

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/coronavirus_demme_playstation-5115523.html

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