Da Insigne e Pinamonti alle donne, torniamo a sognare con lo stile Italia


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L’Italia ha fatto come l’estate: si è fatta
aspettare. Ma una volta arrivata, l’esplosione è stata
fragorosa. Tutto nell’arco di pochi giorni. Anzi pochissimi.
Prima l’Under 20 che ha conquistato la seconda semifinale
consecutiva al Mondiale di categoria, poi la Nazionale maggiore che
ha strapazzato la Grecia ipotecando già di fatto un
tagliando per il prossimo Europeo 2020, e per finire la femminile
che ha tenuti incollati alla tv oltre tre milioni di tifosi prima
di esultare per il successo al fotofinish dell’esordio mondiale
contro l’Australia.

E così, nell’arco di qualche giorno la voglia (e la
fame) di azzurro è diventata contagiosa. Si è diffusa
a macchia d’olio. Senza distinzioni di età e di genere.
Forse non si era mai registrata una passione così
trasversale per la Nazionale in ogni sua forma. «Questo
è il calcio che noi amiamo, quello che dobbiamo rilanciare,
quello che dobbiamo far riscoprire», ha detto con orgoglio il
presidente Gabriele Gravina nella giornata di ieri.
«Perché credo che il calcio così vissuto riveli
tutte le sue splendide dimensioni. Queste ragazze sono state
straordinarie e tantissimi italiani hanno avuto la
possibilità di vivere delle emozioni che non ricordavamo da
diverso tempo e quindi dobbiamo sicuramente elogiarle, dobbiamo
capire quanto in questo momento sia importante valorizzare quanto
di bello c’è intorno questo splendido gioco».
Parole alle quali fanno eco quelle del ct Mancini alla vigilia
della sfida di di qualificazione all’Europeo contro la Bosnia.
«L’Italia ha avuto campioni in tutti i ruoli, era
impossibile non trovare giocatori bravi».

From: Il Mattino.

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