Gli opposti si attraggono. E le alternative si moltiplicano. Nel Napoli l’alter ego di Josè Callejon c’è già. Si chiama Adam Ounas ed è stato preso nel corso dell’estate 2017 con il preciso compito di imparare tutto dall’esterno spagnolo, farlo suo e diventare quanto prima una sua credibile alternativa. Il primo anno, quello di apprendistato, è stato un mezzo fallimento. Un po’ perché l’algerino ha giocato con il contagocce (15 presenze totali) e un po’ perché il suo talento è apparso ancora troppo grezzo per poterlo far diventare un punto fermo.
Con Ancelotti, però, le cose sembrano essere cambiate. A partire dal modulo. Perché con Sarri la sua collocazione tattica era quella di esterno a destra nel tridente, mentre ora ha giocato largo nei quattro di centrocampo (su entrambe le fasce) ma anche seconda punta. Insomma, un passo in avanti coinciso anche con l’aumento delle gare giocate (è già a 9 con due gol). Rispetto a Callejon, però, continua ad essere un opposto. Brevilineo e scattante nello stretto l’algerino, più fisico e tattico lo spagnolo, interpretano il calcio in maniera diversa. Callejon è quello che prepara le torte, Ounas quello che le decora. Eppure coesistono alla perfezione e per certi versi sono complementari: quando devi giocare una partita più tattica utilizzi uno, quando invece devi attaccare senza schemi scegli l’altro.
Sulla linea immaginaria dell’evoluzione dell’esterno moderno, Callejon si piazza da un capo e Ounas dall’altro. Nel mezzo sarebbe facile trovare il profilo di Manuel Lazzari. L’esterno della Spal, infatti, costituisce il giusto mix tra la forza fisica e la grande applicazione tattica di Callejon e la capacità di saltare l’uomo di Ounas. È cresciuto nella Giacomense ed ha vissuto il salto dai dilettanti alla serie A con la maglia della Spal. Insomma, sa cosa vuol dire la gavetta. Quasi tutte le azioni più pericolose della squadra di Semplici partono dalla sua corsia e dai suoi piedi. E non può essere un caso se nella stessa stagione gli abbiano puntato gli occhi il ct della Nazionale Roberto Mancini e l’allenatore del Napoli Carlo Ancelotti.
From: Il Mattino.