Dalla magia all’urlo di dolore: Mertens, ​oggi gli esami alla caviglia


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Inviato a Benevento

Maramertens è tornato. Un colpo alla Diego di Dries, un
pallonetto geniale: una parabola beffarda per Puggioni scavalcato
alle spalle da una palombella incredibile. Un gol simile a quello
già messo a segno nello scorso campionato contro il Torino,
nel 5-3 azzurro con lo storico poker del belga. Mertens costretto
ad uscire a un quarto d’ora dalla fine per un duro colpo alla
caviglia sinistra, conseguenza dell’entrata di Djmisiti.
Distorsione per il belga, oggi le verifiche dell’infortunio, a
caldo è trapelato un certo ottimismo ma bisogna attendere
gli esami strumentali: Dries quando ha lasciato il campo non
è sembrato particolarmente sofferente ma solo dopo i
controlli potranno essere sciolti i dubbi sull’infortunio e
avere la certezza della sua disponibilità per la partita di
sabato al San Paolo contro la Lazio. «Ci siamo spaventati ma
non è nulla di grave», ha poi spiegato Hamsik a Sky;
«Ha chiesto subito il cambio ma nello spogliatoio l’ho
visto migliorato», ha aggiunto Koulibaly.

Il gol numero 14 di Mertens, a segno per la terza partita
consecutiva: si è sbloccato a Bergamo contro l’Atalanta
dopo un lungo digiuno, poi la doppietta al Bologna e la rete che ha
dato il là al successo sul Benevento. Una prodezza, una
magia, un coniglio estratto dal cilindro in un secondo: un numero
da mago nella città delle streghe. Tornato in grande
condizione dopo un periodo di black out: di nuovo tonico e vivace,
incontenibile nel primo tempo, un po’ meno lucido nella
ripresa.

Un centravanti vero, da falso nove a prima punta ormai
insidiosissima, il terminale perfetto per il gioco di Sarri, il
riferimento centrale del tridente azzurro. I tagli perfetti in
verticale, il movimento continuo, gli uno-due con i compagni, la
rapidità di esecuzione, una condizione tornata al top.
L’anno scorso chiuse a quota 34, il record personale, mai aveva
segnato tanto e nelle precedenti esperienze in Belgio e Olanda. Con
la rete al Benevento è arrivato a quota 18 stagionali (3 in
Champions League e una in coppa Italia contro
l’Atalanta).

From: Il Mattino.

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