A pochi giorni dalla prossima gara del Napoli, domenica alle 15 all’Olimpico contro la Roma, ha parlato Davide Ancelotti ai microfoni di Radio Kiss Kiss.
«L’allievo cerca di apprendere il più possibile dal maestro. Imparare da mio padre è la miglior scuola che si possa avere. Non ho alcuna fretta di prendere il suo posto e so benissimo che serve lavoro, tempo ed esperienza. Il Napoli sta bene dopo gli impegni con le nazionali, ad oggi manca solo Koulibaly. Gli altri sono tornati tutti in buone condizioni. Fabian ha fatto tutto con il gruppo e ha recuperato dal problema della scorsa stagione. Abbiamo due obiettivi: consolidare il secondo posto e andare avanti il più possibile in Europa League. Siamo consapevoli che sarà in periodo molto importante. Il morale della squadra è alto e gli allenamenti sono di qualità. Con l’Arsenal sarà una partita divertente e ce la giochiamo con il 50% di possibilità a testa. Noi dobbiamo vincere. Queste partite di campionato ci servirammo ad aumentare la nostra consapevolezza e arrivare al meglio alla sfida con l’Arsenal. Tutti i giocatori davanti in questo momento sono in buona condizione. Mertens e Younes contro l’Udinese hanno fatto una partita eccezionale. Amin sarà molto utile in questo finale di stagione. Fare tanti gol nei finali di partita vuol dire che siamo ad un ottimo livello di condizione. Con papà ho un rapporto straodinario: avere la fortuna di lavorare con lui non è da tutti. Coltiviamo il rapporto giorno per giorno, ma scidiamo le due sfere. Siamo bravi agli occhi degli altri a dividere i due ruoli. Qui sono il suo vice, a casa sono Davide. Tra noi non ci sono barriere ed è più facile comunicare con lui. Non abbiamo mai litigato. Abbiamo un carattere simile. Non ci piace il conflitto, a nessuno dei due. Fabian è un giocatore evoluto e può giocare in diverse posizioni. A Napoli potremmo stare a vita. Qui papà ha trovato una nuova benzina per la carriera. Negli ultimi anni non era così, ora sta bene. E quando si sta bene nella vita privata si rende di più anche al lavoro. Veniamo dall’esperienza tedesca dove c’è un’altra cultura, questa è molto più vicina alla sua idea. Non è facile spiegare come si diventa un vincente come lui: dipende tutto dal suo modo di gestire e l’equilibrio che ha. Non perde mai di vista l’obiettivo. Siamo sempre stati in posti dove c’era voglia di vincere, lui con l’esperienza che ha può dare qualcosa in più al gruppo Napoli e questo gruppo può apprendere al meglio perché è speciale. Venivano da un certo tipo di calcio e si sono resi disponibili nell’apprendere le cose nuove. Il cambio di guida tecnica è stato deciso, ma sono riusciti a mentenere ottimi risultati. Napoli è una città bellissima che ti fa stare bene. Quando mi sveglio la mattina sono felice».
From: Il Mattino.