Il presidente del Napoli accende il dibattito sul nodo dei pagamenti in attesa che il Tribunale decida
De Laurentiis non si ferma. Sin dall’inizio, assieme a Lotito, era stato il più deciso nell’andare allo scontro con Sky. A suo giudizio, le ingiunzioni avrebbero dovuto partire appena scaduto il termine di pagamento dell’ultima rata. C’è voluta qualche settimana in più, ma, nel frattempo, la Lega si è rivolta al Tribunale. Solo che il Giudice ancora non ha emesso il decreto e da Santa Giulia non è partito ancora nessun bonifico. Ebbene, se la pay-tv di Santa Giulia continuasse a non pagare, il presidente del Napoli vorrebbe togliergli il segnale: in sostanza, non potrebbe trasmettere le partite. Tale eventualità era già stata presa in considerazione, ma solo riferita alle ultime 6 giornate del torneo, ovvero quando verrebbe pareggiata la quota già pagata da Sky. Finora, infatti, è stato disputato il 68% degli incontri, mentre le 5 rate saldate su 6 sono pari all’83 dell’intero monte ricavi.
De Laurentiis ha espresso il suo proposito, durante l’Assemblea, in un lungo intervento contro la tv di Santa Giulia. Ovvio che se fosse accolto diventerebbe assai complicato immaginare di recuperare il rapporto con lo storico partner. Peraltro, durante la riunione, sono emerse anche tutte le preoccupazioni per il prossimo bando, dopo la decisione di giovedì del Consiglio di stato, che ha ripristinato il divieto, per Sky, di acquisire contenuti in esclusiva per internet. Significa che esiste il concreto rischio che la serie A possa perdere valore. Con questo scenario, infatti, la pay-tv del gruppo Comcast non potrà più presentare un’offerta per accaparrarsi tutte le partite, limitandosi invece a farsi avanti solo per una parte dei pacchetti, come già accaduto per il triennio in corso. E, se il mercato continuerà a non proporre un vero concorrente, è prevedibile che Sky abbasserà il tiro.
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