De Laurentiis, faccia a faccia con Koulibaly al ritiro di Dimaro


CONDIVIDI/SHARE

image

Inviato a Dimaro Folgarida

Koulibaly ha i suoi dubbi. Atroci. E lo tormentano. In Italia De Laurentiis non lo dà a nessuno, neppure se arriva l’offerta folle della Juventus. Figuriamoci. Ma il senegalese culla una serie di desideri che non fanno rima con Napoli: magari non questa estate, ma il difensore centrale campione d’Africa punta a un nuovo inizio, forse in Premier oppure in Liga. Sì, Koulibaly ha gelato il Napoli, non ha detto sì all’offerta di rinnovo che è sul tavolo, una proposta da più o meno 6 milioni tutto compreso fino al 2027. Ha preso una pausa di riflessione, punta a mettersi in gioco in un campionato diverso da quello italiano. Non lo nasconde, non c’è nulla di male. La serie A non è più al centro del mondo. E sta riflettendo. Il faccia a faccia con De Laurentiis qui tra le montagne della Val di Sole non sarà banale. Dovrebbe avvenire martedì. Il patron è convinto che i calciatori possano fare a meno di agenti e intermediari per fare delle scelte fondamentali come decidere se restare o andare via. Ed è quello che il patron vuole sentire. Ma il Napoli offre a Koulibaly una via di fuga: può anche non accettare il rinnovo e andare a scadenza. Per De Laurentiis non sarebbe un dramma. Ma su una cosa il Napoli non ci saranno cedimenti: non tratterà la cessione di Koulibaly né con la Juventus né con altre società di serie A. Se decide di andare via questa estate, l’unica strada deve portare all’estero.

L’arrivo di Koulibaly, nel 2014, non fu accolto con fuochi pirotecnici: fu una grande scommessa del Napoli e di Benitez perché il senegalese, in quei tempi, era un signor nessuno. E non la stella che incanta adesso. Motivo per cui non ci sono cortine di ferro tra Koulibaly (e il potente Ramadani) e De Laurentiis. Diverso il clima che si respira con Fabian: guadagna 2 milioni di euro e al momento ha detto di no a ogni proposta di rinnovo senza portare offerte di altri club. Chiaro che l’intenzione è quella di andare a scadenza. Ma il Napoli non ci sta ed è pronto al braccio di ferro. Il ds Giuntoli ripeterà a Fabian nelle prossime ore un concetto che vale per lo spagnolo e per tutti gli altri: qui chi vuole andare via deve portare una offerta congrua. E quale è il prezzo giusto per Fabian? Almeno 20 milioni. Se non arriva un club, lo spagnolo deve accettare di prolungare l’accordo. Sennò verrà messo ai margini, come è successo a Milik. Messaggio recapitato anche a Spalletti che magari non farà i salti di gioia. Ma così è. Due frecce avvelenate in questi primi giorni di ritiro. Due incognite che certo non fanno piacere all’allenatore.

La questione del suo rinnovo non sarà all’ordine del giorno per un bel po’. Il Napoli ha dalla sua una opzione per il terzo anno da esercitare in primavera. Dunque, fretta non c’è: guadagna 2,7 milioni di euro a stagione e il suo lavoro nell’ultimo anno viene considerato in maniera positiva dalla proprietà. La missione ritorno in Champions è stata centrata, cosa non semplice viste le avversarie. Il mercato del Napoli, fino ad adesso, non lo rende scontento.

Il contratto di Meret viene definito negli ultimi dettagli legali: tutto è pronto. Va trovato un secondo portiere, perché Spalletti ne vuole due sullo stesso livello. Il nome in pole è quello di Sirigu con cui si vanno limando alcuni bonus ma è lui il vice Meret. Poi c’è il resto: Ostigard e Solbakken, stesso agente, ma trattative in fase differente. Il Valencia e Politano continuano ad avere un feeling ma gli spagnoli devono farsi vivi col Napoli. Osimhen? Nessuno ha ancora bussato alla porta del Napoli. Che in ogni caso ha da tempo individuato un astro nascente: Armando Broja. Se il Monza vuole Petagna deve perfezionare l’offerta: sì ai 3 milioni per il prestito ma l’obbligo di riscatto non deve essere legato alla permanenza in serie A.

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/koulibaly_rinnovo_napoli_incontro_de_laurentiis-6802358.html

CONDIVIDI/SHARE