De Laurentiis guida i falchi del calcio: diritti tv, causa al governo e stipendi


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De Laurentiis non ha nessuna intenzione di sotterrare l’ascia di guerra. Prepara lo scontro con il governo se dovesse arrivare la fumata nera sulla ripresa del campionato (e chiede anche ai calciatori, ai suoi calciatori, di seguirlo nell’eventuale causa contro Palazzo Chigi). Poi ovviamente c’ lui a guidare il fronte dei presidenti della Lega che non vogliono sentir ragioni e pretendono da Sky il pagamento dell’ultima rata dei diritti tv senza condizioni. Infine sempre lui, in realt il figlio Luigi ma cambia poco, a prepararsi a impugnare la decisione della Lega Pro di negare la promozione al suo Bari (spinge perch si giochino i playoff). Insomma, un bel po’ di fronti aperti. In queste ultime ore entra nel vivo anche la trattativa per il taglio degli stipendi dei calciatori azzurri: in caso di ripartenza, l’ultima idea quella di spalmare nella prossima stagione due delle quattro mensilit di quest’anno e di decurtare, sostanzialmente, solo un mese di ingaggio. Ovviamente, in caso di stop definitivo, l’intervento sar, e dovr essere, molto pi draconiano.

Sky deve versare l’ultima rata (230 milioni) ma ha scritto alla Lega cercando una intesa: propone uno sconto di 120 milioni se si dovesse ripartire e l’azzeramento della rata in caso di stop definitivo. La Lega, con De Laurentiis tra i falchi assieme a Lotito, ha deciso che non ci sono margini per discutere e che farà causa se non dovessero essere pagate le fatture già emesse. La Lega rifiuta ogni genere di transazione. Trattativa chiusa, insomma, e domani possibile che venga persino ratificata una ingiunzione. Difficile capire se è la strada giusta, ma in ogni caso il contenzioso non è di facile soluzione: i presidenti hanno intenzione di battere i pugni sul tavolo sulla questione, anche perché Sky ha già chiesto un consistente sconto non solo per questa stagione, ma anche per la prossima. Alcuni proprietari si sono detti disponibili a fare qualche concessione per la prossima annata, ma sull’ultima rata di questa stagione sono intransigenti. Anche perché senza i soldi di Sky, molti bilanci andrebbero in tilt. Il contratto pare blindato a favore dei club, ma conviene mettere tutto in mano agli avvocati? Dazn e Img (titolare dei diritti della serie A per l’estero) hanno scelto una strada differente: non chiedono sconti, ma una dilazione, ovvero spalmare l’ultima annata anche nella prossima stagione. Ma anche qui la risposta della Lega è stata la stessa: o pagate tutto e subito o si va in tribunale.
 

De Laurentiis non riesce ancora a quantificare i danni di un eventuale stop definitivo della serie A per il Napoli. Intanto, però, con Insigne ha iniziato a disegnare scenari economici: ovviamente, sulla carta, il ritorno il 18 agli allenamenti di squadra, dunque non più facoltativi, sarà lo spartiacque per il pagamento degli stipendi. Da quel momento, infatti, le squadre tornano al lavoro. I tagli ci saranno e saranno legati all’impatto sul bilancio. E alla squadra De Laurentiis ha chiesto anche di valutare, assieme all’Aic e a Tommasi, di scendere in campo in una eventuale battaglia legale con il governo. D’altronde, se non ci sarà la ripresa, senza i soldi della mutualità della Lega di A, il calcio fino ai dilettanti rischia il default. Ma l’altro fronte che tiene sulle spine De Laurentiis è il Bari: qui è già pronto il ricorso al Tar se non dovesse esserci la retromarcia del Consiglio federale sulla decisione dei club di Lega Pro di sospendere il campionato, promuovere a tavolino come migliore quarta il Carpi (secondo un criterio particolare) e bloccare le retrocessioni. Pur senza volerlo, trova come alleato nella sua battaglia, Cosimo Sibilia, il potente vicario della Figc, che mai sosterrà una decisione che non preveda promozione dai Dilettanti. Un’alleanza che potrebbe portare al commissariamento della Lega Pro.

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/de_laurentiis_napoli_stipendi_diritti_tv_ultime_notizie_oggi-5222264.html

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