Il presidente del Napoli torna a parlare del futuro di Sarri, facendo capire che il ciclo del tecnico potrebbe esaurirsi a fine anno: “Mi auguro Sarri resti e ci incontreremo la prossima settimana ma Napoli vinceva anche prima dell’arrivo di Sarri e i cicli possono esaurirsi anche se mi auguro ciò non accada. Ricordatevi però che il calcio è come il cinema, il produttore conta più del regista”.
Aurelio De Laurentiis torna a Castelvolturno e dopo mesi in silenzio, parla del Napoli, dello scudetto ormai cucito sul petto della Juventus e soprattutto del tema più dibattuto: la permanenza di Maurizio Sarri sulla panchina del club partenopeo. De Laurentiis fa capire che l’incontro chiave fra i due avverrà prossima settimana ma che sia in caso di addio, che in caso di permanenza il Napoli resterà grande.
Sarri resta o va?
“Con Maurizio abbiamo un appuntamento la settimana prossima. Ora deve preparare la partita fuori casa, ci sono gli spostamenti e meno tempo. Ci siamo dati appuntamento per la prossima settimana. Ma non preoccupatevi, sono sereno. Ricordatevi che Sarri l’ho scelto io, contro tutto e tutti. Non penso si possa lamentarsi della sua biografia calcistica di questi tre anni, ha costruito un bel modulo, esaltato da tutti all’estero. Avrebbero voluto imitarlo in molti, ma è difficile, particolare, tutti gliene siamo grati. Noi vincevamo anche prima con giocatori di minor livello, stipendi di un terzo forse anche un quarto siamo arrivati secondi con Mazzarri. Forse i punti che si facevano prima erano diversi, siamo d’accordo, anche con Benitez… e chi parla di cattivi rapporti con me dico che è falso. Mazzarri è stato quattro anni, Benitez aveva un contratto di un anno e un’opzione che non credeva che avrei esercitato, tant’è che rimase spiazzato perché aveva problemi con la lontananza dalla famiglia. Arrivammo quinti per qualche rigore, non facemmo male. Abbiamo creato anche campionissimi che giocavano e non giocavano altrove, qualcuno faceva 14 gol e da noi ne ha fatti 30. Questa è la storia, poi tutte le pedine sono state importanti”
Il produttore più importante del regista, vale nel cinema come nel calcio
” Voi giornalisti avete sempre un modo molto soggettivo di analizzare, come se fossero decise dagli altri, non dal club. La società è l’elemento portante in ogni attività. Il regista senza il produttore non va da nessuna parte e ci sono tanti casi di flop. Sarri ha fatto bene, mi auguro resti, così come lui ha scalato le categorie, questi 3 anni gli sono stati utili per fare lui stesso un salto di qualità sull’esperienza. Mi auguro si possa fare sempre meglio, ma questo non dipende da chi costa di più. I problemi non si risolvono così. Cosa sceglierà Sarri a pelle? Sarri, è votato al lavoro, non è interessato a nient’altro. E’ difficile per i familiari parlargli, io cerco di essere meno invadente possibile. Poi arriva un momento in cui però bisogna parlare, come a gennaio. Se lo incontro la prossima settimana ora di cosa vogliamo parlare…. “