Il Napoli di Gattuso sempre pi una squadra da trasferta: i numeri sono espliciti, tre vittorie in campionato (Sassuolo, Sampdoria e Cagliari) e una in Coppa Italia con l’Inter, un solo ko immeritato all’Olimpico contro la Lazio. Fuori casa gli azzurri si trasformano rispetto alle partite al San Paolo, difendono benissimo e colpiscono al momento opportuno.
Compatta, sicura e spietata: la squadra azzurra fuori casa è l’esatto contrario rispetto alle partite a Fuorigrotta dove con il nuovo tecnico ha vinto in campionato solo la partitissima con la Juve (e poi sono arrivati i due successi in Coppa Italia con Perugia e Lazio) perdendo ben quattro volte con Parma, Inter, Fiorentina e Lecce. La grande attenzione in fase difensiva e di concretezza in fase offensiva emersa nelle partite esterne non si è invece riscontrata nelle sfide casalinghe e in questo senso gli errori dei singoli sono scomparsi quasi del tutto fuori casa, affiorando ancora invece in quelle al San Paolo.
Una squadra sempre più corsara, solo la Lazio in serie A ha avuto una marcia più forte del Napoli da quando è arrivato Gattuso sulla panchina e cioè nelle ultime nove partite: dieci i punti conquistati dalla formazione di Simone Inzaghi, seguita da Napoli e Bologna con 9 e Inter con 8. I numeri degli azzurri fanno ancora più effetto tenendo presente quello che è stato invece il cammino casalingo. E c’è un altro dato che evidenzia la differenza di rendimento, quello relativo ai gol incassati: fuori casa il Napoli di Gattuso non ha subito gol contro il Cagliari (dopo essere rimasto imbattuto anche con l’Inter in Coppa Italia), mentre in casa non ha subito reti solo nelle due partite di coppa Italia con Perugia e Lazio prendendo invece almeno un gol nelle cinque gare di campionato.
Fuori casa il Napoli ha giocato con un baricentro leggermente più basso mostrando maggiore compattezza con i reparti più vicini e spazi più stretti. Un grande equilibrio mostrato soprattutto nelle ultime due partite esterne con il Cagliari in campionato e l’Inter in Coppa Italia: gli azzurri infatti non hanno praticamente mai consentito agli avversari di tirare in porta con pericolosità e per Ospina i rischi sono stati limitatissimi. Stesso tipo di prestazione all’Olimpico con la Lazio che riuscì a segnare con Immobile per un errore del portiere colombiano senza riuscire più quasi mai ad arrivare al tiro in porta. Maggiori i rischi invece contro il Sassuolo, la prima partita esterna per Gattuso, e quella contro la Sampdoria al Ferraris, dove gli azzurri hanno subito due reti e rischiato in altre occasioni. Ma la mentalità mostrata nelle cinque partite in trasferta, le quattro di campionato e quella di Coppa Italia è stata sempre di una squadra pienamente convinta delle proprie potenzialità.
Il Napoli di Gattuso è lo stesso sia dentro che fuori, anche con il Cagliari era 4-3-3, Elmas infatti ha giocato da esterno sinistro del tridente di attacco, anche se ovviamente le sue caratteristiche sono diverse rispetto a quelle di Insigne. Tatticamente non ci sono differenze, fuori casa, però, la squadra ha mostrato sempre maggiore equilibrio riuscendo ad esprimersi al meglio nella fase di non possesso. Una differenza netta rispetto alle partite al San Paolo dove invece c’è stata sempre la tendenza ad allungarsi con l’unica eccezione del match contro la Juve, una partita perfetta in fase difensiva senza sbavature con l’unica leggerezza in occasione del gol di Cristiano Ronaldo all’ultimo minuto. Questa tendenza positiva in trasferta il Napoli ora è chiamato a confermarla nella prossima partita fuori casa di venerdì a Brescia.