Ecco come Fabian Ruiz ​è entrato nel sistema-Napoli


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Inviato a Dimaro Folgarida

Impatto migliore non poteva averlo, Fabian Ruiz parte già
fortissimo. Lo spagnolo ha fatto la differenza da mezzala destra,
ruolo dove può convergere e tirare con il sinistro come
nell’occasione del primo gol del Napoli. Può fare bene
dall’altro lato, da interno sinistro, dove può
verticalizzare di più per l’esterno di attacco. Subito
in sintonia con i compagni e con il metodo Ancelotti.

L’INVESTIMENTO
Trenta milioni, questa la cifra versata al Betis Siviglia per un
elemento ambito anche dalle big spagnole. Il direttore sportivo del
Napoli Giuntoli ha bruciato tutti sul tempo strappando il suo
sì, poi si è chiuso positivamente il discorso tra le
due società. Un elemento in prospettiva di grande
affidamento che ha mostrato già di avere grande
personalità: il suo peso si avverte eccome e funziona
l’intesa con Hamsik, il nuovo playmaker azzurro nel ruolo
ricoperto l’anno scorso da Jorginho, passato al Chelsea per
sessanta milioni, proprio quando sembrava molto vicino il suo
trasferimento a un altro club della Premier, il City.
Quantità e qualità, Fabian Ruiz svolge al meglio la
doppia fase ed è un diesel riuscendo a tenere sempre la
stessa intensità. Insomma sta decisamente bene e in questa
prima settimana di allenamenti è stato uno di quelli che
destato la migliore impressione.

L’AMBIENTAMENTO
Nella squadra ha trovato due spagnoli, Albiol e Callejon, arrivati
cinque anni fa dal Real Madrid: hanno velocizzato il suo
ambientamento. Subito pronto, convinto, già dalle prime
esercitazioni tattiche. Ancelotti lo considera un jolly di
centrocampo, nel senso che può giocare sia alla destra che
alla sinistra del playmaker. Il nuovo tipo di calcio prevede un
maggiore coinvolgimento delle mezzale al tiro e in queste senso
Fabian Ruiz rappresenta una garanzia. Ventidue anni, si è
legato al Napoli fino al 2023, un investimento per il futuro, uno
di quei giovani tenuti sotto osservazione dalla nazionale spagnola
dopo le sua esperienza nell’Under 21.

From: Il Mattino.

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