Ma cosa è questo grande freddo che è calato tra
Napoli e il Napoli? E, se la città continua ad amare la
squadra, perché la segue in maniera quasi distratta? Mai il
club azzurro, da quando è tornato in serie A nel 2007, aveva
avuto un seguito così basso di spettatori al San Paolo.
Sulla base dei dati delle prime 15 partite di campionato la media
è di 31.123 a gara: in questa classifica la squadra è
dietro alla Juve, alle milanesi, alle romane e appena un po’
più su della Fiorentina. Non è più
incoraggiante il report sulle presenze nelle cinque partite di
Champions ed Europa League: media spettatori 37.434. La maggiore
affluenza si è registrata in questa stagione in occasione di
Napoli-Psg (55.489, per il fascino della sfida contro Neymar) e
Napoli-Bologna (46.585, per i prezzi contenuti in occasione
dell’ultima partita dell’anno solare 2018). A leggere le
statistiche pubblicate sul sito Calcio.com, si nota che la media
spettatori per le 13 partite del Napoli in trasferta è
29.649 (solo la Juventus ha fatto meglio) – tra tifosi locali e
ospiti – e questo considerando i divieti applicati in occasione di
alcune trasferte per i residenti in Campania. È un dato che
non sorprende perché anche in passato, negli anni del
saliscendi dalla A alla B all’insegna dell’assoluta
precarietà finanziaria, la squadra era seguitissima negli
stadi del nord, vecchi e giovani tifosi si emozionavano per
giocatori e dirigenti che a Fuorigrotta erano duramente
contestati.
From: Il Mattino.