Inviato a Milano
Fino al 60’ gioca a calcio e dà spettacolo, poi alza il muro e lo fa in maniera ordinata, precisa, attenta. Che bel Napoli, immagine e somiglianza di quello che ha sempre avuto in mente Gattuso. La squadra azzurra si muove meglio in campo, con il coinvolgimento maggiore degli esterni Politano e Insigne. Il Milan concede al Napoli di gestire la palla e si propone con recuperi e verticalizzazioni con Castillejo e Krunic non in avanti non si vedono mai. Superba la prova dei due centrocampisti piazzati davanti la difesa: perché costruiscono e fanno legna con la stessa identica abilità. Giù il cappello davanti a questo Napoli che fa riveder le stelle.
OSPINA 7
Subito decisivo in uscita su Leao, ci rimette anche i muscoli della coscia destra. Lanci lunghi, in particolare su Insigne, sempre precisi per aprire il gioco del Napoli. Ma il colombiano è straordinario sulla girata in mischia di di testa di Rebic. Dà sicurezza nei tanti traversoni che arrivano da ogni parte.
DI LORENZO 7
Difficile stringere su Theo quando il terzino spagnolo si accentra, spinge molto e scodella diversi palloni forti e precisi, soprattutto per gli inserimenti di Zielinski. Fatica quando entra Rebic, si fa ammonire ed era diffidato. Ma per il resto quando c’è da stringere i denti, il terzino non concede molto dal suo lato.
MAKSIMOVIC 7
Parte male, Leao al primo scatto gli prende i metri che costringono Ospina al miracolo in uscita. Va in affanno anche quando parte in vantaggio rispetto alla punta milanista. Poi però quando non è coinvolto nell’uno contro uno, sa sempre quello che deve fare. Salva in mischia nel finale della gara.
KOULIBALY 7,5
Tiene bene sul suo fronte, mette qualche pezza anche agli svarioni dei compagni. Senza sgroppate, ma estremamente ordinato e poi se c’è da fare qualche rilancio a campanile non ci pensa due volte. Non bada tanto per il sottile quando c’è da prendere e razzolare l’area. Come i bei difensori di una volta. Evviva.
HYSAJ 7,5
Qualche buona discesa, anche fatta di personalità. Tiene bene sia su Castillejo sia su Dalot, ben supportato da Insigne anche in fase difensiva. Ma è nella ripresa, quando il Milan alza il baricentro che l’albanese dà il meglio: anche perché poi a un certo punto come se niente fosse cambia fascia.
FABIAN 7,5
Primo tempo propositivo, sia da incursore sia da interditore. Lascia a Demme il compito della prima costruzione, si prende il supporto alla manovra, in particolare a destra dove c’è il dialogo con Politano. Al 58’ colpisce di potenza ma Donnarumma fa il miracolo. Ma è preciso, un metronomo. Finalmente talentuoso.
DEMME 7,5
Fa il play come neppure Mike D’Antoni, giostrando un buon numero di palloni, qualche rischio in uscita sul pressing alternato di Calhanoglu e Tonali: non perde palloni sanguinosi, ma non sempre riesce a pulire i palloni nel modo corretto. Esce dolorante e la squadra arretra di colpo.
POLITANO 7,5
Ci mette tanta garra, sfida e spesso vince il duello con Theo Hernandez. Primo tempo nel quale cerca la conclusione. Trova il buco nella difesa rossonera dove si infila con il suo destro strozzato approfittando dell’amnesia di Kessie. Ottavo gol, questo davvero da mettere in cornice come un Picasso.
ZIELINSKI 6,5
Mister assist, apre il contropiede che porta al gol di Politano. Giostra da ventaglio, svariando su tutto il fronte della trequarti, cercando lo spazio alle spalle di Tonali, si inserisce bene quando trova la grande chance tra Tomori e Gabbia. Trova lo spazio tra le linee ma sbaglia troppo davanti alla porta.
INSIGNE 8
Si divora la fascia, con carattere e mostrando una supercondizione. Parte subito con l’argento vivo, il Meazza lo esalta, suo il primo tiro al quarto d’ora degli azzurri. Trova tanto spazio su Dalot, lo punta e converge. Serve un assist di platino per Zielinski che spreca malamente. Poi nella ripresa si trasforma in un terzino.
MERTENS 5,5
Si vede per la prima volta solo dopo il primo quarto di match, cerca di interagire con Insigne senza grandi sussulti ben controllato da Tomori. Unico squillo, anche un po’ fiacco, in chiusura di frazione, con un destro da buona occasione che finisce a lato. Si impegna ma non basta per uno come lui.
OSIMHEN 6,5
La staffetta come con il Bologna con Dries arriva dopo un’ora. Si piazza là davanti e prende un bel po’ di botte perché da un certo momento in poi è da solo contro tutti. Quando sfugge via a campo aperto davvero ricorda i bomber di una volta, poi ha qualità da vendere e con la squadra chiusa è l’uomo giusto per ripartire.
ELMAS 6
Spesso è anche punta centrale, perché con Osimhen si scambiano spesso la posizione ma deve fare soprattutto da schermo quando la squadra di Pioli deve ripartire, anche perché da un certo momento in poi sono più i centrocampisti rossoneri che costruiscono che quelli che tengono il campo.
MARIO RUI 6,5
Hysaj va a destra per consentirgli di piazzarsi nel suo posto prediletto. Gioca negli ultimi minuti, ma lo fa con uno spirito da guerriero, gettandosi subito nella lotta e affrontando i rivali quando la gara è divenuta sofferenza. Non sbaglia quasi nulla, nonostante sia il suo lato quello prediletto per spingere.
BAKAYOKO 6
Si piazza a far la diga là nel mezzo, deve fare legna e basta, non deve neppure tentare di spingersi al di là della metà campo e così fa. Gattuso lo guida con determinazione, e lui in ogni caso regala il brivido per il contatto in area che Pasqua va a rivedere al Var.
Il tecnico
GATTUSO 8,5
Ecco, ha avuto la settimana per allenare la squadra e voilà ritrova il Napoli. Nel primo tempo gioca con un 4-2-3-1 a sua immagine e somiglianza e che meritava il vantaggio, perché imposta con tranquillità. Trova il gol in contropiede, con una superiorità numerica che premia Politano. Poi alza due linee difensive per proteggere il gol fatto e lo fa anche qui con ordine, disciplina e senza mai sbandare.
L’arbitro
PASQUA 7
Direzione perfetta, il contatto tra Theo Hernandez e Bakayoko è sicuramente al limite, ma il calcio non è il basket dove basta solo il contatto per dare un rigore. Mazzoleni lo guida bene. Unico errore della serata è non aver dato il rosso per l’intervento irritato sempre di Theo Hernandez su Osimehn che poteva davvero fare danni gravi è da rosso, non è da giallo. Rebic esagera e lo manda fuori.