“A Diego chuesi la maglia, ma mi dimenticai per la rabbia della sconfitta: me la riportò lui negli spogliatoi”
NAPOLI – Daniele Fortunato, allenatore delle giovanili dell’Arzignano Valchiampo, è intervenuto questa mattina a Radio Marte. Durante la trasmissione di “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma, l’ex calciatore, da doppio ex, ha dato il suo parere su Napoli-Atalanta doi Coppa Italia di questa sera. “Napoli-Atalanta? Le partite di Coppa Italia sono molto diverse da quelle di campionato, si parla un po’ da zero. Io ho fatto 24 partite di Coppa ed erano molto diverse. Fossi il Napoli avrei preferito incontrare la Juventus, il Milan o l’Inter: l’Atalanta se trova la giornata ti fa impazzire. Si tratta di un avversario pericoloso per chiunque. Il 4-1 di campionato? L’Atalanta ha sempre fatto 3-4 partite da grande poi a volte va in difficoltà. Anche contro la Lazio non ha fatto una brutta partita solo che siamo abituati a vedere cose eccezionali. A volte ha bisogno anche di tirare un po’ il fiato. A Napoli gli azzurri meritarono ampiamente di vincere. Assenza Osimhen e Mertens? I giocatori importanti devono sempre stare in campo perché ti fanno giocare bene, fanno gol e ti lasciano giocare come vuoi. Guardate Lukaku all’Inter: è un realizzatore ma fa anche salire la squadra, scarica dietro, va sugli esterni. Avere certi giocatori non può essere negativo, ti permette di indirizzare la gara come vuoi tu. Puoi anche giocar bene senza di loro ma è importante averli in campo”.
Fortunato ha poi ricordato l’esordio in Serie A proprio contro Diego Armando Maradona: “Ho esordito in Serie A proprio contro il Napoli, perdemmo al 92′ su tocco di mano di Maradona. Lo stesso Maradona mi voleva al Napoli. Chiesi la maglia a Maradona, ce l’ho ancora conservata. Gliela chiesi ma mi dimenticai per la rabbia della sconfitta: me la riportò lui negli spogliatoi. In Supercoppa parlando nello spogliatoio con Marocchi si parlò di preoccuparsi di Maradona e si disse ‘devono preoccuparsi loro di noi’. Perdemmo 5-1“.