Fuori Zaza ma il ct non cambia idea: tocca a Belotti, Insigne può aspettare


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Italia, popolo di santi, poeti, navigatori e catenacciari. Nell’immaginario pallonaro mondiale gli azzurri rappresentano da sempre i peggior interpreti della massima «la miglior difesa all’attacco». Storicamente affidata a un’organizzazione difensiva pressoché impeccabile, anche l’Italia di Ventura non vuole sfigurare rispetto al passato.
È vero che si gioca sui 180′, con la gara di ritorno in Italia (lunedì sera al Meazza di di Milano), ma mettere al sicuro il risultato contro la Svezia già al primo round sarebbe la soluzione ideale per mettere in discesa il playoff che porta al Mondiale in Russia.

E cosa ci sarebbe di più indicato di un tridente per provare a scardinare la corazzata di vichinghi allenata da Andersson? E invece no, Ventura ritorna all’usato sicuro e si affida alla sua copertina di Linus: un 3-5-2 con due esterni (Darmian e Candreva) con doppio compito di copertura e spinta.

Prima ancora di partire per Stoccolma, però, Ventura ha dovuto fare i conti con l’infortunio di Zaza (9 centri in 11 gare di Liga con il Valencia), neanche convocato, e questo nella testa del ct apre una voragine non del tutto indifferente. Sebbene l’ex juventino fosse uscito dal giro nella Nazionale da novembre 2016 (ultima apparizione contro la Germania in amichevole), sarebbe stato lui l’indiziato numero uno ad affiancare Immobile nel tandem offensivo. Ciro non si tocca, e d’altra parte è lui l’uomo che ha consentito all’Italia di staccare il pass per questi playoff con il gol decisivo contro Israele, ma il nome del suo partner offensivo è ancora un punto interrogativo grande come un palazzo.

Il ko di Zaza spalanca inevitabilmente le porte a Belotti (out per infortunio nelle ultime due con Albania e Macedonia) che tornerebbe così a fare coppia con Immobile in quello che è sempre stato l’attacco ideale per il ct. Ciro più Andrea: uguale 10 reti totali durante tutta la gestione Ventura, con Immobile che questa sera potrebbe addirittura superare i 1000′ dall’inizio del biennio che porta al Mondiale. Il giocatore maggiormente impiegato dal ct, anche più di Buffon.
 

From: Il Mattino.

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