Dopo la Coppa Italia, torna il campionato: il tecnico rimane in discussione
Visto che, almeno pubblicamente, non era (ancora) successo nulla, Rino Gattuso ha provveduto a togliere i veli intorno a sé e il suo bello della diretta, giovedì sera, è stato intrisa di messaggi subliminali sparsi qua e là, mentre intorno alla sua panchina continuavano a resistere ombre minacciose, che sono arrivate ovviamente a destinazione. E se c’erano dubbi, e non pare ce ne fossero, dietro quel tweet della vigilia di Napoli-Spezia, si nascondeva semplicemente il buon senso della società, impegnata a diffondere un pizzico di serenità intorno ad un uomo sistemato comunque in prossimità di un braciere. Visto che niente potrà accadere, e che l’unica prospettiva è racchiusa nell’ora e mezza contro il Parma, e con le risposte da ricevere, Aurelio De Laurentiis si è riletto le dichiarazioni del proprio allenatore, le ha sistemate al fianco dei propri pensieri ed ha lasciato che il tempo, in genere un galantuomo, lenisse le ferite altrui e anche le sue.
Domani, come canterebbe un ottimista, è un altro giorno si vedrà e Napoli-Parma rimane il secondo esame consecutivo al quale commissionare indicazioni sulle condizioni d’una squadra e sullo stato d’animo di chi la guida: un manager, tanto più un presidente, pur avendo un’idea che resta (per il momento) accantonata, ha il dovere di «annusare i pericoli» (cit. Gattuso) e De Laurentiis, non lascerà che nel «Diego Armando Maradona» la sua assenza finisca per ingigantire il vuoto. Giovedì sera c’era e pure stavolta non mancherà, per tentare di spruzzare ulteriore serenità su quel Napoli che negli ultimi venti minuti, in Coppa Italia, ha stropicciato l’immagine rassicurante della prima ora.
Leggi l’articolo completo sul Corriere dello Sport-Stadio in edicola