Gattuso stecca la prima, subito la sconfitta con il Parma al suo esordio con il Napoli. Ancelotti aveva salutato col sorriso, con un bel poker al Genk e ora per qualcuno il nuovo tecnico non farebbe la differenza in campionato. «Allora non era colpa di Ancelotti»; «Anche il Ringhio verrà esonerato a maggio»; «Il problema non era Carlo, e ora hanno giocato anche col 4-3-3», sono alcuni dei commenti che si aggirano sul web. Continuano dunque a essere evidenti le due facce del Napoli, in campionato e in Champions. E qualcuno intanto si ricrede rispetto all’hashtag #Ancelottiout che invadeva le piazze virtuali. Ma non tutti: «È solo la prima di Gattuso, ha trovato una situazione non facile e ha preparato una gara in due giorni», sottolinea una fetta di tifosi.
Napoli, Gattuso non concede riposo: allenamento domenica mattina
Ma la cosa che accomuna i napoletani è la delusione: «Non ci resta che pregare San Gennaro»; «È una situazione inverosimile»; «Mi fate vergognare di essere tifoso di questa squadra», «Paradossalmente sembra addirittura che questa volta i giocatori si siano impegnati e ugualmente non riescono a vincere. Così è pure peggio».
Intanto nonostante i numeri siano rassicuranti (dai tiri in porta in crescita al possesso palla), il risultato non è per niente soddisfacente: «Il Napoli non può perdere contro il Parma»; «Abbiamo perso punti con le squadre più piccole del campionato, non recupereremo mai», si legge sui social. Una squadra totalmente sbilanciata e troppi errori dei singoli che ancora non trovano una quadratura in campo. E cominciano le ironie nella disperazione: «A sto punto esonererei anche De Laurentiis»; «Ricordate Manolas? “Vengo a Napoli per vincere”, disse»; «L’eutanasia è l’unica via», «Manca solo l’invasione delle cavallette sul San Paolo e stiamo apposto»; «Qui si rischia la serie B».
L’uscita di Koulibaly, un tempo maestoso, ha scatenato commenti anche su di lui: «Ridateci il vero K2, questo è il cugino malandato»; «A luglio era la difesa più forte d’Europa; ma quale?»; «Kouly, dove sei?». E c’è chi pensa male, e sono in tanti: «Mai visto infortunio più finto. Se i giocatori vogliono andare via bisogna lasciarli andare»; «Strano questo infortunio. A pensar male si fa peccato, ma spesso si azzecca»; «Sospetto abbia finto dopo la figuraccia»; «Si è inventato un infortunio. Non è possibile farsi male con quella caduta», e così via nelle piazze virtuali.
Fra il malumore in città in tanti credono che alla base delle prestazioni non soddisfacenti ci sia qualche problema interno che non rende sereni i giocatori: «Qualcuno in società deve scendere dal piedistallo e non trattare i calciatori con arroganza come se fossero solo oggetti pagati fior di quattrini. Sennò ecco la risposta»; «Non c’è rispetto, ormai i ragazzi sono distrutti mentalmente dall’arroganza di alcuni nel club».
Ma il nuovo allenatore sembra fiducioso. I tifosi un po’ meno e commentano acidamente le sue parole nel post gara: «Un altro che ci parla di alta classifica. Io penserei a tenere la squadra per riuscire a vincere almeno una partita ogni tanto e non retrocedere»; «Vuole riconquistare la classifica e perde col Parma, andiamo bene»; «Gennà, ragiona: scordati la Champions, se arrivi in Europa League fai un miracolo»; «Qui altro che problemi mentali. Ci vuole un tso per tutto il club»; «Non ci è riuscito col Milan, ora col Napoli è così convinto»; «Se prima chiedeva consigli a Carlo, ora come farà».
Piove ancora sul Napoli e l’arcobaleno ancora non si vede. La città ci spera, auspica un cambiamento che possa far tornare il sereno. E aspetta. Magari tre punti con la Spal da mettere sotto l’albero: molti sembrano aver perso la speranza, ma certamente sarebbe un regalo bellissimo per i napoletani che hanno ormai dimenticato come si vince e una buona premessa per il 2020.