Gattuso, un piano per la Champions: la rincorsa del Napoli parte da Verona


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La rincorsa Champions parte marted da Verona, il trionfo in coppa Italia ha dato grande entusiasmo al gruppo azzurro per provare a centrare un altro obiettivo della stagione che era cominciata malissimo e Gattuso riuscito a raddrizzare alla grande.

Dodici partite tutte di un fiato fino al 2 agosto, il quarto posto occupato dall’Atalanta dista nove punti e la squadra di Gasperini sarà impegnata stasera nel recupero con il Sassuolo con la possibilità di incrementare ulteriormente il vantaggio. E davanti c’è anche la Roma, quinta, che in classifica ha sei punti in più degli azzurri. Le due rivali nella corsa alla Champions League il Napoli le affronterà una dietro l’altra, a distanza di quattro giorni, il 2 luglio la trasferta a Bergamo con l’Atalanta e il 5 la sfida al San Paolo contro i giallorossi. Due scontri diretti fondamentali per gli azzurri che però dovranno prima cercare di ottenere il massimo martedì al Bentegodi con il Verona e a Fuorigrotta domenica contro la Spal.

Il piano di Gattuso prevede il turnover tra una partita e l’altra (gli impegni si susseguiranno ogni tre giorni) e la rotazione degli azzurri in ogni sfida sfruttando al massimo la nuove regola dei cinque cambi, situazione che Ringhio ha gestito al meglio nella semifinale di coppa Italia con l’Inter e nella finale contro la Juve. La strategia prevede proprio la migliore razionalizzazione possibile delle forze in modo da poter sfruttare al meglio la panchina lunga. Già, perché con il recupero di Manolas, tornato disponibile all’Olimpico di Roma contro la Juve, ora il tecnico calabrese ha l’intero organico a disposizione e potrà alternare al meglio le pedine in ogni reparto. E coinvolgerà tutti facendo ricorso ai cinque cambi proprio per tenere sempre tutti quanti pronti da un punto di vista mentale per dare un contributo importante in queste 12 partite che si giocheranno ne giro di 40 giorni.

Il Napoli ha già mostrato in queste prime due partite una buona condizione atletica che è destinata a crescere nelle prossime aumentando sempre più l’abitudine al ritmo partita. Gli azzurri contro la Juve sono venuti fuori alla distanza, correndo decisamente di più e meglio nella ripresa e questo potrà essere uno degli aspetti fondamentali in questa volata finale per la Champions League con tante partite che si susseguiranno a distanza ravvicinata.
 

 

Il lavoro di Gattuso è servito innanzitutto a blindare la difesa, la conferma si è avuta nel match contro la Juve con la squadra che in fase di non possesso è stata impeccabile chiudendo tutti gli spazi ai bianconeri non concedendo nulla nei novanta minuti. Perfetta la coppia centrale formata da Koulibaly e Maksimovic, assimilati al meglio i movimenti richiesti da Ringhio con il senegalese utilissimo soprattutto nelle chiusure in velocità di piede e il serbo insuperabile di testa. Una linea difensiva capace di mantenere sempre stabilità con l’apporto dei due laterali Di Lorenzo, impeccabile su Cristiano Ronaldo, e Mario Rui sempre puntuale nel controllo di Douglas Costa. E poi l’apporto decisivo dei portieri: Ospina, dopo l’errore iniziale sul gol realizzato direttamente da calcio d’angolo da Eriksen (l’unico subito dal Napoli in questa edizione della coppa Italia) fu decisivo per la qualificazione alla finale, Meret lo è stato per la vittoria della coppa Italia con la parata sul rigore di Dybala dopo una prova molto sicura nei novanta minuti regolamentari.

Gli azzurri hanno automatizzato al meglio lo schema di Gattuso: in fase offensiva quando la squadra si propone è 4-3-3 con gli esterni di attacco che si allargano, in fase difensiva è 4-1-4-1 con il playmaker Demme che fa un passo indietro a protezione della linea a quattro e le due punte esterne che si allineano alle due mezzali e quella centrale che resta un po’ più avanti ed è il primo a lavorare nel pressing per sporcare l’impostazione dei due difensori centrali avversari.
 

 

Un obiettivo di Gattuso è ora quello di migliorare nel pressing e nel palleggio: cercare di recuperare il pallone un po’ più in alto e gestirlo in maniera ancora più pulita ed incisivo nell’impostazione. Ciò porterebbe a tenere il baricentro leggermente più alto e poter pungere ancora di più con le ripartenze in velocità. Il Napoli di Ringhio ha ritrovato innanzitutto grande solidità difensiva e ora proverà anche a rendersi ancora più pericoloso in attacco: primi segnali chiari arrivati già contro la Juve con i due pali colpiti, le due palle gol sventate da Buffon su Insigne e Demme. 

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/napoli_champions_league_piano_gattuso-5300166.html

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