Generazione Lewandowski: dopo di lui l’esplosione dei polacchi


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In principio è stato Robert Lewandowski a far tornare i
riflettori del calcio europeo sulla Polonia. Tornare dai tempi in
cui Zibi Boniek era mattatore con le maglie di Roma e Juve,
così come con quella della sua nazionale. Poi il grande
vuoto di quasi 30 anni. Come un meteorite grande così,
però, il gigantone nato a Varsavia si è schiantato
sul pianeta calcio e si è rapidamente rubato la scena. Come?
Facilissimo: a suon di gol. Quelli che non gli sono mai mancati,
dai tempi del Borussia Dortmund ai giorni d’oggi, quando a 30
anni suonati, continua ad essere la chimera di tutte le difese
tedesche (e non solo) alla guida dell’attacco del Bayern
Monaco.

I FRATELLI DI ROBERT
A Lewandowski è bastato pochissimo per fare tendenza e
diventare non solo un punto di riferimento, ma anche un punto di
arrivo. Negli ultimi dieci anni, infatti, ogni ragazzo polacco alto
sopra i 185 centimetri e con una anche minima affinità con
il gol è stato bollato con il pesantissimo soprannome di
nuovo Lewandowski. Uno dopo l’altro, però, sono caduti
tutti. Tutti tranne due, che seguendo strade e percorsi diversi,
sono approdati nella nostra serie A. Si tratta di Arek Milik e
Krzysztof Piatek: 32 gol in due dall’inizio di questo
campionato. Più del 50% del bottino porta la firma di
Piatek, che ne ha fatti 13 con la maglia del Genoa e 5 con quella
del Milan che veste appena da qualche settimana. Gli altri 14,
invece, sono il frutto del contributo di Milik, attaccante attorno
al quale Carlo Ancelotti ha costruito tutta la sua idea di calcio
offensivo a Napoli. Piatek e Milik sono l’esempio vivente della
scuola dei bomber polacchi. Fisico da corazziere, piede non sempre
educatissimo, ma un senso del gol quasi naturale. Piatek segna
quasi ad ogni tiro, Arek ha la media gol fatti-minuti giocati
più alta di tutta la serie A (migliore anche di Cristiano
Ronaldo), e con il gol di domenica sera a Parma ha raggiunto Messi
nella speciale classifica dei migliori marcatori su calcio piazzato
in stagione (3 centri a testa). Siccome si dice che non
c’è due senza tre, la nostra serie A sta imparando a
conoscere anche un altro bomber che arriva dalla Polonia: si tratta
di Lukasz Teodorczyk, che con la maglia dell’Udinese –
società solitamente abile nel pescare talenti
semisconosciuti – ha già segnato un gol in campionato e si
dà da fare per strappare un po’ di visibilità
alle spalle di Lasagna e Okaka.

From: Il Mattino.

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