Genoa ko col Napoli, ultrà Juve: «Brindo quando crepate sotto i ponti»


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Fa discutere il commento lasciato su Facebook da un giovane tifoso della Juventus, che non ha gradito il risultato finale di Genoa-Napoli giocata sabato sera. Chi ha assistito alla partita sa che gli uomini di Ancelotti hanno avuto ragione dei rossoblù solo nell’ultima parte di gara, dopo aver rimontato il vantaggio iniziale dei liguri, sotto un nubifragio che ha reso il terreno di gioco dello stadio Marassi un acquitrino ai limiti della praticabilità. Una vittoria per 2-1 che i partenopei sono riusciti a strappare con i denti a conclusione di una vera e propria battaglia nell’acqua, nel corso della quale la squadra di Juric ha più volte messo in crisi la difesa azzurra, soprattutto nel primo tempo.
 
Eppure per A. M. il Genoa non avrebbe lottato abbastanza, favorendo gli avversari, mentre contro la Juventus non si sarebbe risparmiato, riuscendo a imporre un pareggio ai bianconeri. E per ora è stata l’unica squadra in grado di fermare la corsa dei campioni d’Italia nelle prime 12 giornate di Serie A. È bastata questa convinzione a scatenare l’odio del ragazzo contro un’intera città ed il suo popolo: «Siete davvero una squadra di merda venduta – ha scritto –. Fate la partita della vita contro la Juventus e poi con le altre vi scansate». Ma è nel finale del commento che A. M. dà il peggio di sé, aggiungendo la frase choc: «Quando crollano i ponti e voi genoani crepate, io brindo a champagne perché siete una città di merda con una squadra di merda».
 
Troppo recente il crollo del ponte Morandi, ancora vivo il dolore per le 43 vittime del disastro avvenuto il 14 agosto scorso, perché un’uscita del genere passasse inosservata, anche su un social network come Facebook, dove se ne leggono di tutti i colori ogni giorno. E infatti Giovanni Robbiano, scrittore e regista genovese, nonché tifoso rossoblù, ha fatto uno screen shot del commento e ieri ha postato l’immagine sul suo profilo accompagnata dal testo: «Vorrei dare a costui l’attenzione che merita».
 

From: Il Mattino.

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