I risultati del Napoli premiano Spalletti e chi ha costruito questo gioiello, De Laurentiis e Giuntoli. All’ottava stagione da direttore sportivo, il dirigente fiorentino ha raccolto meritati elogi per le scelte sul mercato. Lontani i tempi delle critiche per alcune sue scelte, ad esempio quella di Lobotka nel gennaio 2020, poco prima che scoppiasse la pandemia. Il centrocampista slovacco, pagato oltre 20 milioni, sembrava fuori contesto nel Napoli di Gattuso e invece con Spalletti è diventato il play più bravo del campionato, giustamente accostato a un mostro sacro come Iniesta.
Il lavoro di Giuntoli potrebbe essere premiato con l’Oscar che a Dubai viene assegnato al migliore direttore sportivo all’interno dei Globe Soccer Awards a metà novembre, poco prima dell’inizio dei Mondiali. Giuntoli è tra i candidati al premio come direttore sportivo del 2022 insieme Hasan Salihamdizic (manager del Bayern Monaco), Michael Zorc (già ds del Borussia Dortmund), Paolo Maldini e Ricky Massara (responsabii del settore tecnico del Milan) e Julian Ward e Michael Edwards (ai vertici del Liverpool).
Giuntoli ha un contratto col Napoli fino al 2024 e ha più volte sottolineato che lo onorerà anche per il rapporto che lo lega al presidente De Laurentiis, che nella primavera di sette anni fa, dopo la chiusura del breve ciclo Benitez, prese a sorpresa due uomini che arrivavano dal calcio di provincia, Empoli e Carpi: a Sarri consegnò la panchina e a Giuntoli la scrivania.