Granada-Napoli, per Fabian Ruiz è l’ora di dimostrare la leadership


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Una stagione travagliata. Prima quel maledetto (per lui) centrocampo a due dove proprio Fabian non si ritrova, soffrendo oltremodo, poi il Covid a fermarlo per sette partite (quattro di campionato, due di Coppa Italia e la Supercoppa). Ma il Napoli e Gattuso, domani sera contro il Granada, hanno bisogno di lui. Probabilmente non partirà titolare, ma a lui il compito di dare la scossa in una partita dove conterà tantissimo segnare. Con gli Europei alle porte, Fabian Ruiz sta giocando la stagione più travagliata della sua ancora breve carriera calcistica. Il premio di miglior giocatore degli Europei Under 21, vinti con la sua Spagna, è un pallido ricordo. Ormai 25enne, il talento mancino deve dimostrare maggior continuità. E anche la capacità di sapersi adattare a più posizioni in campo. Oltre a una leadership che sinora gli è mancata. Non ha mai segnato tantissimo. Il suo massimo in Italia sono stati i cinque gol del suo primo campionato, due anni fa. Quest’anno è fermo a quota 1, con il gol del raddoppio nel 2-0 con la Roma. Troppo poco anche per lui. 

Transfermarkt, il maggior sito di mercato, dà il suo valore sceso a 48 milioni di euro contro i 60 della stagione 2018/19. Alla fine con lui in campo il Napoli malissimo non è andato, con 1,94 punti a partita conquistati nelle sue sedici presenze. Però solo due volte ha potuto giocare nel ruolo da lui più amato, quel trequartista con licenza di svariare sulla destra, proprio per rientrare grazie al suo mancino. Nelle altre 14 presenze ha dovuto fare il centrocampista centrale, posizione oggettivamente meno adatta a lui, non così capace di fare filtro. E quest’anno sembra meno nel vivo del gioco. Insomma, non è più il giocatore che ha guidato, solo lo scorso anno, tutta la serie A come passaggi riusciti, ben 2.114, precedendo l’interista Brozovic (1869) e Locatelli del Sassuolo (1.860), per poco più di 64 passaggi riusciti a partita.

Insomma, un catalizzatore e smistatore di gioco. Quest’anno è addirittura il quarto degli azzurri, dietro Di Lorenzo, Manolas e Koulibaly, con 853, per una media precipitata a 53 passaggi e rotti a partita. Fabian ora ha la possibilità, in questa fase di emergenza, di dimostrare il suo valore, sia tecnico, sia soprattutto caratteriale, imponendo almeno la sua leadership tecnica nel Napoli, cosa avvenuta sinora solo a sprazzi.

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/granada_napoli_europa_league_il_momento_di_fabian_ruiz-5773305.html

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