La presenza che nessuno si aspetta: Gabriele Gravina. Il presidente della Figc è stato ospite di Aurelio De Laurentiis anche nel pomeriggio, nel ritiro di Rivisondoli. Un modo per chiarirsi e far tornare il sereno dopo mesi di tensione in cui i due si sono scambiati una serie di affondi pesantissimi. Il clima di distensione tra i due presidenti suggellato, dunque, da questo incontro prima all’Acqua Montis e poi per assistere all’ultimo test-match con l’Espanyol dove c’era anche il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. I due, però, hanno seguito separatamente: il numero uno della Figc in tribuna mentre il patron del Napoli in panchina, tra Giuntoli e Spalletti. Tra De Laurentiis e Gravina sono state numerose le incomprensioni, sfociate tra le altre cose, nel sostegno del patron del Napoli a Lorenzo Casini alla guida della Lega Calcio. Poi, nei giorni scorsi, il segnale di pace, con l’accordo sulle multiproprietà che era divenuto uno dei motivi di principale attrito. Gravina a Castel di Sangro ha creato il miracolo della promozione in serie B. Due anni fa era già stato in visita al ritiro del Napoli.
«Due settimane perfette, tutto è filato alla perfezione». Angelo Caruso, il sindaco di Castel di Sangro, la cittadina abruzzese dove circa 12 mila napoletani hanno la casa, può brindare: «È il primo ritiro senza restrizioni, ci sono state migliaia di presenze allo stadio, con punte anche di 4 mila persone per gli allenamenti del week end. Una grande festa ogni giorno: il Napoli ha un pubblico straordinario. Sono contento anche perché Spalletti è rimasto molto soddisfatto della qualità delle nostre strutture».L’appuntamento è al 2023. 14 giorni in cui il pubblico ha abbracciato i suoi beniamini in numero eventi. Come a Dimaro. E tutto ha funzionato perfettamente, sotto il coordinamento di Alessandro Formisano e Angelo Iannone.