Hamsik, dieci anni da anti-Milan: quando disse no alla corte di Raiola


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Approfitta di un errore proprio di Gattuso, se ne va palla al piede
per settanta metri in slalom e segna uno dei suoi gol più
belli in maglia azzurra: Hamsik dà il là al successo
per 3-1 al San Paolo sul Milan di Ancelotti che è costretto
a dire addio ai sogni Champions League. Poco più di dieci
anni fa, 11 maggio 2008, comincia quel pomeriggio, la storia di
Marek l’anti-Milan, al suo primo campionato di serie A. Ben 26
le partite giocate contro i rossoneri e due gol realizzati con il
Napoli (altri due con il Brescia in coppa Italia). Una sfida
infinita che si rinnova sabato sera a Fuorigrotta: stavolta Gattuso
lo ritroverà da avversario sulla panchina rossonera come la
stagione scorsa al Meazza, Ancelotti invece è il nuovo
allenatore del Napoli che l’ha cambiato di ruolo, spostandolo
playmaker davanti alla difesa, un’intuizione che ricorda quella
di Pirlo regista nel Milan dei campioni. C’è bisogno di
tempo per metabolizzare il cambiamento, mansioni diverse e la fase
difensiva da migliorare.

Da mezzala a regista, il nuovo ruolo gli può allungare la
carriera ma intanto deve proseguire il percorso di crescita nella
nuova posizione. Hamsik ha grande tecnica, qualità di
palleggio e visione di gioco ma deve migliorare nella fase di non
possesso e cioè quando deve contrastare e sporcare le azioni
avversarie. «Il mister ha pensato di spostarlo nel ruolo di
regista e finora per me è stata una scelta quasi perfetta,
sarà un nuovo stimolo per lui. Marek deve ancora migliorare
ma è giusto che sia così», ha detto il suo
agente Petras a Radio Kiss Kiss. Sufficiente la prestazione contro
la Lazio, maggiore equilibrio a centrocampo rispetto alle
amichevoli europee contro Liverpool e Wolfsburg: lo slovacco ha
brillato di più con Allan e Zielinski da mezzale.

From: Il Mattino.

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