Tredici anni fa era stato a un passo dalla Fiorentina e ora di colore viola, accanto a Rino Gattuso, potrebbe essere il suo futuro. Elseid Hysaj, albanese di Scutari, era arrivato 14enne in Toscana con il sogno di diventare calciatore professionista e quel provino davanti agli osservatori del vivaio del club dei Della Valle era andato bene. Ma non fu possibile firmare il cartellino per questioni burocratiche. Poco male. Il piccolo Hysaj trovò spazio ad appena 12 chilometri di distanza, nell’ottimo vivaio dell’Empoli, che versò 50mila euro nelle classe del Vllaznia. Era il 2008 e sette anni dopo quel terzino destro sarebbe stato pagato dal Napoli, dove intanto si era trasferito il suo mentore Maurizio Sarri, 5 milioni.
Dopo sei stagioni, Hysaj è agli ultimi 180 minuti con il Napoli. Il suo destino è segnato da quasi un anno, perché tra De Laurentiis e il procuratore Mario Giuffredi non è stato possibile trovare l’accordo per rinnovare il contratto, che scade appunto il 30 giugno. E tra le squadre interessate a questo esterno che ha dimostrato di poter giocare sia a destra che a sinistra c’è anzitutto la Fiorentina, dove dovrebbe accasarsi – a meno di colpi di scena – Gattuso, che ha utilizzato molto spesso l’albanese senza pensare che era prossimo allo svincolo. Mario Rui ha giocato l’ultima partita da titolare contro l’Inter il 18 aprile. Nelle successive cinque gare al suo posto c’è stato Hysaj. Un solo errore, purtroppo grave: la disattenzione fatale al 94’ nella partita con il Cagliari, Nandez sfuggì alla marcatura dell’esterno e segnò il gol del pareggio, cancellando due punti che il Napoli sentiva ormai suoi.
Le strade di Elseid e del Napoli si divideranno, si spera dopo la qualificazione Champions. E il futuro? Giuffredi non conferma le voci sull’interessamento della Fiorentina e per il suo assistito guarda anche all’estero, dopo che l’ipotesi Roma è venuta meno. Rimpianti? Sicuramente sul piano umano perché si era creato un bel feeling con i compagni e Gattuso. Su quello professionale, invece, Hysaj era stato chiaro due anni fa, quando sembrava imminente la sua cessione: «Sono sempre pronto per nuove avventure professionali e ad aprire un nuovo ciclo».