Icardi, l’ultima lite fra Napoli e Juve


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Per l’attaccante argentino dell’Inter un altro dispetto di mercato: da Vidal a Tolisso e Politano, la lista è lunga…

Il futuro di Mauro Icardi è ancora tutto da scoprire. La Juve o il Napoli, senza escludere l’ipotesi della permanenza all’Inter: nei prossimi giorni è attesa la decisione dell’attaccante argentino che metterà fine a una telenovela che ha tenuto banco per tutta l’estate. Il Napoli è irritato con la Juve che accusa di ingerenze, azioni di disturbo finalizzate a far sì che Maurito non decida di passare alla concorrenza. Dal canto suo la Juve, alle prese con il complicatissimo taglio degli esuberi, si dichiara disinteressata (“per ora”) all’argentino.

Quella fra Napoli e Juve è una lunga storia di dispetti di mercato. Un tempo erano anche amiche: non si sono mai divise il sonno, né il patto come si dice, però almeno sono riuscite a convivere, facendo persino affari. C’è stato un tempo, neanche esageratamente distante, in cui Zalayeta e Blasi sono atterrati a Capodichino; poi ce n’è stato un altro in cui Quagliarella ha spaccato in due il San Paolo (e non s’aveva percezione dei motivi di quell’addio, ispirato da argomenti seri, mica futili come una rivalità calcistica): il resto, si sa, a volte finisce per essere spazzato via sotto al tappeto, sperando che resti lì e nessuno se ne accorga di marachelle. 

Juventus-Napoli è una sfida ad oltranza, va ben al di là del campo, ed evitiamo gli sfrondoni di carattere sociologico, restando ipnoticamente legati a questi effetti speciali degli ultimi tempi, un’epoca densa di arsenico e “magici” dispetti, emersi dal nulla eppure strategici, utili per fronteggiare, eventualmente, l’avanzata pericolosa d’un avversario divenuto insidioso e del quale s’avverte il fiato sul collo: gennaio del 2018, sembra quasi trascorsa l’eternità, quando nell’aria c’è ancora lo schiamazzo del 2016, quella nella quale Madame scelse di mettere sottosopra i bagnanti e i bagnini, travolgendo con quell’onda anomala di novanta milioni con cui travolgere Higuain la tranquillità apparente delle spiagge. Ma siamo semplicemente all’inizio, perché il bello sta per venire.

Quando Juventus-Napoli è divenuto ormai un braccio di ferro per lo scudetto, e nell’aria s’avverte anche il senso calcistico della rivoluzione, Matteo Politano diviene, inconsapevolmente, l’elemento d’una sfida all’ultimo rialzo, un’azione di disturbo che la Vecchia Signora concentra intorno al Sassuolo e che ha il potere di squarciare in due un affare ormai fatto: i venticinque milioni di euro, più bonus, che Aurelio De Laurentiis sistema sul tavolo, vengono lasciati lì da Giovanni Carnevali, lusingato dalla controproposta di Marotta, che riesce a togliere alla più diretta concorrente un’arma (teoricamente) letale per il finale di stagione poi (ri)avvelenato da Inter-Juventus e da Orsato.

E’ una battaglia senza esclusione di colpi, saranno leciti o anche no deciderà ognuno, ma s’avvertono e servono per alimentare un antagonismo senza frontiere, che spinge il Napoli ad insospettirsi quando, inverno del 2017, stanno cominciando le manovre di avvicinamento per arrivare a Corentin Tolisso, centrocampista del Lione che ha stregato Giuntoli e a cui viene, poi, dopo un po’, il sospetto che l’ombra inquietante e destabilizzante mossasi nella penombra per scatenare l’asta sia stata sempre la stessa: una sagoma in bianco&nero, già intravista da De Laurentiis nel 2011, mentre si stava discutendo con il Bayer Leverkusen di Arturo Vidal. Capito perché? 


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From: Corriere Dello Sport.

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