Quante trattative sull’asse Empoli-Napoli. I toscani come bacino preferito degli azzurri, che dal 2015 ad oggi sono andati spesso e volentieri a fare la spesa nella bottega della famiglia Corso. Ovviamente il primo pensiero che viene quando si parla di Empoli e Napoli, è per Maurizio Sarri. Il toscano è approdato sulla panchina azzurra nel 2015 dopo tre stagioni passate alla guida dell’Empoli e caratterizzate dalla promozione in serie A della stagione 2013-14. Da Sarri in poi, quindi, si è aperto un canale di mercato sempre molto attivo tra i due club, anche se ad acquistare è stato solo il Napoli.
Nella stessa estate che ha portato Sarri al Napoli (2015), da Empoli sono arrivati Valdifiori e Hysaj. I due, però, hanno avuto destini molto diversi in azzurro. Il regista italiano era stato preso per diventare il perno del centrocampo di Sarri, ma dopo appena un paio di presenze è stato rimpiazzato da Jorginho. Con la barra del timone nelle mani (anzi nei piedi) del brasiliano, la nave comandata da Sarri ha sfiorato lo scudetto per due stagioni e ha aperto un ciclo fatto di spettacolo e bel gioco. E Valdifiori? Lentamente finito nel dimenticatoio. Dopo una stagione è passato al Torino, per poi finire oggi al Pescara dopo un passaggio anche alla Spal. Ben diversa, invece, la parabola di Hysaj. Il terzino albanese costato 5 milioni, è stato un punto fermo del triennio di Sarri per poi diventare un jolly multiuso con Ancelotti e Gattuso che lo hanno schierato anche a sinistra o al centro della difesa. Questa, però, sembra poter essere la sua ultima stagione in azzurro visto che ha il contratto in scandenza e non sembra intenzionato a rinnovare il suo accordo con il Napoli. A proposito di terzini, dall’Empoli sono arrivati Di Lorenzo (2019-20) e Mario Rui (2017-18), seppur il poroghese abbia fatto prima un giro (a vuoto) con la Roma.
Meteroa passata dalla Toscana a Napoli, poi, Lorenzo Tonelli che era stato un punto fermo della difesa di Sarri nell’Empoli. Arrivato in azzurro nel 2016 ha collezionato meno di 10 presenze fino al 2019, quando poi è stato ceduto definitivamente alla Sampdoria, squadra dove aveva già trascorso una stagione in prestito. Decisamente più incisiva la traccia lasciata da ZIelinski che dopo essere arrivato a Napoli per 16 milioni(via Udinese, che ne deteneva il cartellino) nel 2016 è tutt’oggi una delle stelle dell’attacco della squazdra di Gattuso.