Il «folletto» Mertens non brilla ma tratta il rinnovo del contratto


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Chissà se Dries Mertens è la faccia della stessa medaglia del malessere di Lorenzo Insigne. Perché il belga è tornato a essere precario e alternativa al talento di Frattamaggiore e la cosa, fatalmente, potrebbe non andargli a genio.

IL RECUPERO
Il belga ora è con la sua nazionale che affronterà prima la Scozia e poi con l’Islanda. Ha bisogno di tornare in forma e proprio ieri De Laurentiis ha parlato apertamente della sua condizione fisica. Si è aggregato alla squadra il 6 agosto: più o meno quando anche Ronaldo ha svolto il primo allenamento con la Juventus. A Dries manca brillantezza atletica che è elemento fondamentale per un fuoriclasse che alla tecnica sopraffina abbina la velocità sopra al normale. Nessun allarme o fuoriprogramma: è normale di questi tempi non essere al massimo a livello fisico. Piuttosto bisogna capire se Dries gradisce o meno questo suo ritorno alle origini: perché da falso nove ha incantato l’Italia e ha conquistato il suo Paese dove prima della svolta da prima punta era solo uno dei tanti talenti.

IPOTESI RINNOVO
Nessuno ha esercitato la clausola a luglio e questo è stato motivo di gran sollievo per il mondo azzurro. Ma ora il Napoli sta già preparando un piano per blindare Ciro: non a caso domenica pomeriggio, nell’albergo dove il Napoli alloggiava a Genova, sono stati visti a colloquio con il ds Giuntoli i legali della Stirr Associates che tengono in cura gli affari di Mertens. Il suo contratto scade nel 2020, però è probabile che il club azzurro stia già gettando le basi per un prolungamento del contratto. Un modo anche per rassicurarlo sull’importanza del suo ruolo qui al Napoli: d’altronde, De Laurentiis, non ha mai dato disponibilità a trattare la sua cessione. Col rinnovo, il club azzurro pensa di togliere la clausola da 28 milioni (25 milioni più il premio di formazione) che tornerà a incombere la prossima estate. Il Napoli pensa a un altro anno di contratto, gli agenti vogliono tenere la clausola in caso di proposta cinese. Ma la vogliono bassa.

AL LAVORO
Carlo Ancelotti collauderà uomini e idee che potrebbero avere un futuro prossimo in questo Napoli. Giocare vicino Milik non pare esaltarlo più di tanto. Ma forse è solo una questione di abitudini e di convinzioni: con il Milan i due uno al fianco dell’altro hanno fatto scacco matto ma la cosa non si è ripetuta con la Sampdoria dove lo scenario è stato avvilente. Probabilmente la chiamata della nazionale non è opportuna: sarebbe stato meglio che Dries avesse continuato a lavorare a Castel Volturno per trovare la forma che la lunga estate gli ha tolto. D’altronde, non è mai semplice la stagione del dopo-Mondiale. E Mertens è arrivato praticamente fino in fondo.
 

From: Il Mattino.

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