Luis Islas, oggi distinto cinquantaseienne, ha fatto parte della Seleccion argentina che vinse il titolo mondiale nell’86. Era così legato al capitano Maradona che Diego lo volle come suo assistente in due esperienze da allenatore, negli Emirati Arabi e in Messico. Islas aveva spesso raccolto le confidenze del Pibe, scomparso il 25 novembre di due anni fa, e in una recente intervista ha raccontato qual era il suo sogno: «Allenare le squadre della sua vita, Napoli e Boca Juniors»-
L’ex portiere, che era stato il portiere titolare dell’Argentina nel Mondiale del ’94 (quello in cui Diego venne squalificato perché furono reperite tracce di efedrina, farmaco proibito, nelle sue urine dopo la partita contro la Nigeria), ha raccontato: «Maradona parlava spesso di Napoli e del Napoli, ne conservava un ricordo bellissimo. Avrebbe voluto allenare la squadra, così come il Boca Juniors». Sogni rimasti tali per il Campione, che pure a un certo punto si era avvicinato a De Laurentiis. Il presidente aveva ipotizzato per lui un ruolo da ambasciatore internazionale del Napoli e lo aveva voluto al fianco della squadra in occasione della trasferta a Madrid per la sfida Champions del 2017. Fu un disastro e non per il risultato. Nel giorno della partita, infatti, nell’hotel che ospitava Maradona piombò la polizia perché Veronica Ojeda aveva denunciato il compagno di averla picchiata e, poche ore dopo, Diego barcollava negli spogliatoi del Bernabeu, dove era stato invitato da Sarri a tenere un discorso ai calciatori azzurri prima di affrontare il Real: aveva bevuto troppo.
Il sogno è rimasto tale, così come quello di Islas di continuare a lavorare al fianco dell’amico, magari nel Napoli, nel Boca o nella Seleccion argentina. Quando Maradona è tornato in Argentina per dirigere il Gimnasia La Plata, l’ultimo suo club, infatti l’ex portiere non aveva fatto parte del suo team.