Le trattative per Osimhen restano frenetiche, però il Napoli incassa uno stop
Yogi Berra, Hall of Fame del baseball, diceva così: «Non è finita finché non è finita». Ecco: questa perla di saggezza del grande Yogi potrebbe essere perfetta in questa vicenda di mercato talmente complessa da sembrare ormai irrecuperabile. O giù di lì. In sintesi: in merito all’acquisto di Victor Osimhen regna sovrano il pessimismo all’interno del mondo Napoli. Il concetto venuto fuori dalle verifiche e dai riscontri incrociati è il seguente: è davvero molto, molto difficile che si possa trovare il nuovo accordo e riaprire l’affare. Il cambio di manager deciso dopo il viaggio in città dal ventunenne attaccante nigeriano ha letteralmente fatto saltare il banco, nonostante il Lilla stia provando in ogni modo a ricucire lo strappo: per il presidente del club francese, Gerard Lopez, Victor è virtualmente azzurro per 60 milioni di euro, e non è un caso che martedì, a quanto pare, abbia anche detto a De Laurentiis: è tuo. Ma Osimhen e il suo nuovo agente, William D’Avila, non la pensano così: giocano al rialzo, chiedono un ingaggio più ricco e trattano con Liverpool, Tottenham e United. Pace. E poi corsi e ricorsi: perché in queste ore di tensione massima, e di quasi totale rassegnazione, il Napoli è tornato a pensare al primo, grande amore: Ciro Immobile. Un sogno. Un sogno che però la Lazio ritiene incedibile. {…]
Sì, Ciro è napoletano (di Torre Annunziata) ed è una macchina da gol, un implacabile, un terremoto da 29 reti in campionato e 32 complessive finora, coppe comprese: con la Lazio, però, ha un contratto fino al 2023 e soprattutto Lotito non lo ritiene sul mercato. Niente. Il miglior realizzatore italiano, 30 anni e una voglia matta di battere il record di Higuain di 36 gol in A in un colpo solo, non è in vendita. E’ blindato, è in una cassaforte: ma un tentativo sarà fatto, altrimenti che sogno sarebbe.
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