Non è ancora il momento cruciale della stagione, ma presto
devono essere stese con Ancelotti anche le linee guida tecniche. Il
sistema di gioco di riferimento, per esempio. E non c’è
soltanto da capire su chi puntare per rinforzarsi. Occorre anche
valutare la rosa attuale e decidere chi resterà a Castel
Volturno, chi lascerà e chi potrebbe farlo.
Nella categoria degli intoccabili, Insigne è l’emblema:
superblindato lo scorso anno dal prolungamento del contratto, ha
solo l’incognita legata alla presenza di Mino Raiola ma almeno
fino a maggio del 2019 c’è da stare tranquilli
perché Lorenzo è ancora legato contrattualmente ai
suoi storici agenti. Poi nello zoccolo duro si possono inserire
anche Ghoulam, Hysaj, Zielinski, Diawara, Allan, Milik. Il discorso
più complicato è in attacco, dove Lorenzo a parte,
sono più o meno tutti cedibili, a seconda dei desideri dei
diretti interessati perché sia Mertens che Callejon hanno
una clausola rescissoria che li rende appetibili e trattabili anche
senza il consenso di De Laurentiis. La pattuglia è ben
nutrita: c’è Verdi in arrivo, poi Milik, Inglese,
probabilmente il pentito Younes.
Se Mertens andasse via, se decidesse di dire addio con due anni di
anticipo rispetto al contratto, il ds Giuntoli sta pensando a
qualcuno con le sue stesse caratteristiche: da qui il pensiero per
il Papu Gomez, 30 anni, centravanti dell’Atalanta. Prezzo al
momento spropositato rispetto alla valutazione degli azzurri ma in
teoria c’è il tempo per ridimensionare la richiesta. Su
Chiesa, invece, ormai il Napoli non è più solo: Della
Valle è riuscito nel suo intento e il prezzo ora è
alle stelle. Su Koulibaly c’è il Barcellona, che mette
sul piatto ben 40 milioni di euro più i cartellini di uno
tra André Gomes, Denis Suarez e Paco Alcacer. I primi due
sono da tempo sul taccuino del ds Cristiano Giuntoli,
tant’è che sopratutto il centrocampista portoghese viene
seguito fin dai tempi in cui giocava al Valencia.
From: Il Mattino.