Prima del tecnico emiliano ci sono stati gli addii di Di Francesco alla Samp, Tudor all’Udinese, Giampaolo al Milan, Andreazzoli al Genoa e il caos Corini-Grosso a Brescia
Il Napoli ha esonerato Carlo Ancelotti. Si tratta del settimo cambio in panchina dopo 15 giornate di serie A. I primi due dopo il settimo turno: il Milan, nonostante la vittoria in casa del Genoa, caccia Marco Giampaolo sostituendolo con Stefano Pioli, mentre alla Samp, ultima in classifica, finisce l’avventura di Eusebio Di Francesco e al suo posto viene chiamato Claudio Ranieri. Una partita dopo è il turno del Grifone: l’1-5 di Parma e il penultimo posto con appena 5 punti convincono Preziosi a scegliere Thiago Motta al posto di Andreazzoli per centrare la salvezza. Il decimo turno è invece fatale a Igor Tudor: la sconfitta interna per 4-0 con la Roma, a pochi giorni dall’1-7 con l’Atalanta, spinge l’Udinese a dare una sterzata. La sconfitta nella gara di Verona valida per l’11esima giornata è invece fatale a Corini: il Brescia, penultimo, caccia il tecnico della promozione e punta su Grosso. Ma l’avventura del campione del mondo 2006 dura appena tre partite: le sconfitte con Torino, Roma e Atalanta con zero gol fatti e 10 subiti fanno sì che Cellino torni sui propri passi, richiamando Corini.
La 15esima giornata è l’ultima con Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli: il pari con l’Udinese lascia gli azzurri al settimo posto, a -17 dalla capolista Inter, e a poche ore dal 4-0 al Genk e dalla qualificazione agli ottavi di Champions arriva l’esonero. Nella scorsa stagione furono in tutto dodici i cambi in panchina: anche in quel caso i primi nel corso della stessa giornata di campionato. Dopo l’ottavo turno, infatti, furono esonerati Lorenzo D’Anna dal Chievo (arrivò l’ex ct azzurro Gian Piero Ventura) e Davide Ballardini dal Genoa (arrivò Ivan Juric).(ITALPRESS).glb/red