Il Napoli ricomincia a correre: la svolta di Sarri in quattro mosse


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Sarri in una settimana ha risollevato il Napoli, o meglio in sei
giorni, quelli in cui ha potuto allenare con continuità gli
azzurri a Castel Volturno. E proprio questo è stato il primo
motivo della svolta: senza l’impegno infrasettimanale della
Champions e senza gli impegni delle nazionali il tecnico azzurro
dopo tre mesi ha potuto far svolgere al gruppo il suo lavoro
tipo.

La settimana tipo
Un programma rigenerante a livello fisico e mentale che ha dato
immediatamente i suoi frutti nella trasferta a Torino: senza lo
stress di un impegno ogni tre giorni gli azzurri hanno potuto
riguadagnare energie necessarie per affrontare al meglio la partita
di campionato e si è cominciato il lavoro atletico per
ritrovare brillantezza e rapidità. E poi anche la parte
tattica: con più giorni a disposizione il tecnico ha potuto
insistere sulle giocate da proporre in partita, oltre che sulla
parte dedicata alle palle inattive, situazione effettuata al meglio
in occasione del primo gol di testa di Koulibaly, nato dal calcio
d’angolo di Callejon e dalla sponda di Allan.

Gli uomini chiave
Decisivo è stato ritrovare l’apporto degli uomini
chiave, innanzitutto quello di Marek Hamsik che stava girando al di
sotto del suo standard abituale di rendimento. Una prova positiva
dello slovacco a Torino e non sono per il gol che gli ha permesso
di agganciare a 115 reti Maradona ma anche per la disinvoltura con
la quale si è mosso e la precisione nei passaggi. Si
è rimesso al centro del Napoli come efficacia delle giornate
e come presenza agonistica di grande spessore: un leader ritrovato
che è fondamentale per il gioco di Sarri, tanto è
vero che il tecnico toscano non lo ha mai messo in discussione
neanche nei momenti di maggiore difficoltà. Segnali di
crescita anche di altri uomini chiave: a centrocampo si è
ritrovato Jorginho dopo le due partite sotto tono contro Juventus e
Fiorentina e il gioco è tornato nuovamente fluido. Il
playmaker brasiliano è infatti quello che dà il
là al gioco degli azzurri: è lui a dare ritmo al
palleggio e spesso a lanciare un attaccante verso la porta
avversaria come in occasione del gol del 2-0 di Zielinski.
Più vivace anche Mertens rispetto alle ultime partite ma
ancora impreciso in zona gol, clamorosa soprattutto l’occasione
sciupata nel finale con una girata alta ad un metro dalla porta.
Ora per tenere tutti in condizione sarà importante anche
dare spazio alle seconde linee, cosa che avverrà già
domani sera nel match di coppa Italia di domani sera al San Paolo
contro l’Udinese quando Sarri si affiderà ad un ampio
turnover in tutti i reparti (da verificare la condizione di
Maksimovic che ieri ha svolto lavoro differenziato e sta smaltendo
l’infuenza) e troveranno spazio anche quelli finora impiegati
meno di tutti come Ounas e Giaccherini e il portiere Sepe che ha
fatto il suo esordio in campionato a Verona contro il Chievo.

From: Il Mattino.

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